Il coro di indignazione si alimenta con nuove voci e dinanzi il provvedimento adottato dalla Regione Calabria, è anche il sindaco di Montauro Giancarlo Cerullo a intervenire. Ciò che turba il primo cittadino non é l’arrivo di un commissario, ma la gestione della comunicazione della notizia, diramata ancora prima della pubblicazione della relativa delibera e il rischio che i costi di abusi realizzati da un singolo cittadino ricadano sui tanti cittadini onesti montauresi.
“La Regione Calabria per un unico caso di abuso-spiega il sindaco- che riguarda l’ edilizia privata e che é stato rilevato con un’ordinanza del 2019, non può etichettare un intero Comune, descrivendolo come inerme dinanzi il fenomeno degli abusi edilizi. Ben venga se l’ente regionale si vuole sostituire ai Comuni, soprattutto sobbarcandosi i costi e gli oneri degli eventuali interventi, purché non si vada a gravare sulle tasche dei cittadini montauresi onesti per risolvere tali situazioni e per abusi commessi da un singolo privato.
Ma ciò che ci lascia senza parole é il messaggio di comunicazione, sbagliato, tendenzioso; una notizia buttata in pasto ai mass media senza aver avuto la delicatezza di spiegare i motivi dietro l’invio dei commissari e pubblicando la delibera successivamente ai comunicati diramati. Sarebbe stato più corretto fare il contrario, non capisco la fretta e sono meravigliato della disattenzione del presidente Occhiuto che solitamente é molto preciso nelle operazioni di comunicazione. É passato il messaggio che questa amministrazione come quelle di Lamezia, Soverato e le altre, non volesse lottare contro l’abusivismo. Niente di più lontano dalla realtà, mi associo quindi al pensiero che hanno espresso i miei omologhi. La Regione ha peccato di sufficienza questa volta, e l’immagine dei nostri comuni non può farne le spese”.
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