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É legittimo il Piano spiaggia di Soverato. Il Tar Calabria sentenzia sul ricorso che metteva in dubbio la procedura alla base dell’adozione dello strumento urbanistico approvato, dopo oltre 30 anni di attesa, dall’amministrazione del sindaco Ernesto Alecci quando l’attuale primo cittadino Daniele Vacca era assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici.
Il Comune di Soverato si era ritrovato di fatto con il PCS bloccato a seguito dell’impugnazione del titolare di una concessione marittima che aveva avanzato censure sulla procedura di approvazione del piano spiaggia, sulla conferenza dei servizi e sull’acquisizione dei pareri e delle concessioni demaniali rilasciate. A essere messe in discussione: la delibera del Consiglio Comunale avente a oggetto il piano spiaggia del Comune di Soverato e tutti gli atti relativi, compresa la delibera di approvazione dello stesso piano, adottata dalla Provincia di Catanzaro. Una situazione che aveva costretto il Comune a correre ai ripari, affidando all’avvocato Oreste Morcavallo il compito di difendere le sue ragioni, concretizzato nell’eccezione della tardività del ricorso, della carenza di interesse e dell’infondatezza dei motivi svolti. A costituirsi era stata anche la Provincia di Catanzaro con il patrocinio dell’avvocata Roberta Chiarella. Fulcro di una disputa tra i privati che affonda le radici nel 1973, le doglianze del titolare di uno stabilimento soveratese, che puntava il dito sul documento che avrebbe leso i suoi interessi avvantaggiando il titolare di una concessione confinante. In mezzo il riconoscimento dello spazio demaniale delle concessioni e una “diagonalizzazione” dei confini a complicare la comprensione di una vicenda su cui il tribunale amministrativo mette dei chiari paletti.
Con la sentenza delle ultime ore si dichiara inammissibile il ricorso, in accoglimento dell’eccezione sostenuta dal Comune di Soverato, respingendo i motivi aggiunti, sancendo la piena legittimità del piano spiaggia e del procedimento seguito dall’amministrazione comunale.
Per il ricorrente anche la condanna alle spese di giudizio in favore del Comune di Soverato, dell’amministrazione provinciale di Catanzaro e del l’imprenditore controinteressato nella vicenda. Una notizia che potrebbe segnare il capitolo finale della travagliata genesi di un Piano spiaggia che per anni si era arenato sulla mancata compatibilità urbanistica e ambientale. Per superarla l’amministrazione soveratese aveva lavorato in collaborazione con i concessionari che avevano accettato di rimuovere le parti emerse come abusive regolarizzando la situazione. Erano circa 50 le concessioni rimaste in bilico dal 2017, anno della prima adozione a cui sono seguite 19 osservazioni prima di arrivare all’approvazione finale in cui rimaneva il neo di un ricorso che gettava un’ombra sull’operato degli amministratori.
<<L’esito della vicenda- spiega il sindaco Daniele Vacca- rafforza la convinzione che le procedure da noi portate avanti erano esatte e che il ricorso non avesse fondamento>>.