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La prima emergenza non è tardata ad arrivare e il sindaco Mario Gentile, a una settimana dal suo insediamento, ha presto fatto i conti con il delicato problema connesso al malfunzionamento del sistema di depurazione. Le segnalazioni sono arrivate nel weekend appena trascorso e hanno documentato un pericoloso sversamento di reflui in mare a Copanello che ha richiesto anche l’intervento del Presidente della Regione Mario Occhiuto per essere bloccato prima che potesse creare seri danni ambientali. Il problema si è subito inquadrato nel malfunzionamento e nel blocco di alcune stazioni di sollevamento possibile da fronteggiare con un primo intervento in somma urgenza per ripristinarle le funzionalità dell’impianto. <<Da un sopralluogo effettuato -spiega il sindaco- si registrava il malfunzionamento e il blocco di alcune stazioni di sollevamento dovuti alla mancata manutenzione degli ultimi anni. Abbiamo contattato il direttore generale del Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente, Salvatore Siviglia, e abbiamo emanato un’ordinanza contingibile e urgente per ripristinare la funzionalità delle stesse con l’intervento immediato di ditte specializzate, al fine di scongiurare danni ambientali e consentire una serena e pulita balneazione. Ringraziamo il Presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto per l’attenzione dimostrata verso la località di alto pregio turistico che, attraverso alcuni finanziamenti (CIPESS 79 e delibera DGR 170) ci permetteranno di intervenire con tempestività per ripristinare un’adeguata funzionalità delle stazioni di sollevamento e del depuratore di Copanello da alcuni anni sottoposto a sequestro, situazione questa che l’attuale Amministrazione ha ereditato poiché insediatasi da poco più di una settimana>>. L’amministrazione prende in esame la situazione del depuratore stallettese ancora sotto sequestro dopo l’operazione realizzata sotto impulso del Gip nel mese di giugno del 2022. In quell’occasione si erano ordinati dei lavori di manutenzione straordinaria per la manutenzione delle griglie, per realizzare i lavori di sabbiatura, ossidazione clorazione e sull’impianto per il ricircolo dei fanghi. Dopo 11 mesi però la situazione non sembra essere migliorata nell’impianto che rimane appeso a un progetto di potenziamento che l’attuale amministrazione ha deciso di rimodulare ritenendolo non funzionale per risolvere il problema. <<Dopo l’intervento che ha tamponato il rischio- spiega ancora il sindaco di Stalettì- è necessario intervenire in fretta e farlo investendo i fondi messi a disposizione che sono più di 400 mila euro. Esisteva per il nostro Comune un progetto che abbiamo però voluto rimodulare perché ritenuto poco efficiente e antieconomico. Una parte della nostra rete fognaria converge nel depuratore consortile e il progetto prevedeva il collegamento anche della restante parte che invece noi riteniamo debba rimanere all’interno del nostro depuratore che è necessario potenziare e manutenere con più regolarità. Puntiamo in questo modo a risolvere definitivamente la situazione, coerenti con la nostra idea di amministrare ottenendo il massimo risultato contenendo le spese>>. Una situazione delicata quella di Stalettì che attende di essere definitivamente risolta anche per supportare le ambizioni di diventare comune bandiera blu che gli abitanti auspicano da anni salvo poi ritrovarsi con i problemi connessi a un impianto di depurazione datato e sottodimensionato rispetto alle esigenze attuali.