Il dubbio è emerso nell’ultimo consiglio comunale in cui maggioranza e opposizione si sono confrontati sul riconoscimento di numerosi debiti fuori bilancio, molti dei quali derivati da interventi di somma urgenza sulla gestione del depuratore. Impossibile prevederli, la spiegazione del capogruppo di minoranza e sindaco uscente Alfonso Mercurio, in quanto a decidere e a dare gli incarichi è il comune capofila del depuratore consortile (quello di Montepaone) in una vicenda che riporta attuale la discussione sul progetto del sindaco Mario Gentile di tentate di diventare indipendenti nella gestione del depuratore, pensando a interventi sull’impianto di proprietà comunale.
La certezza è che i debiti si sommano a quelli contratti nell’ultimo ventennio, portando gli amministratori a una serie riflessioni sulle possibilità economiche del Comune di andare avanti. A insinuare il dubbio è il vicesindaco Luciano Roberto che annuncia la necessità di pensare alla proposta di un piano di riequilibrio che è al vaglio della maggioranza. Un’idea che si tradurrebbe inevitabilmente in una dichiarazione di pre dissesto che è un’opzione che il sindaco Mario Gentile non esclude di voler prendere in esame anche se è ancora lontana.
<<é una situazione che va ragionata- spiega Gentile- e discussa con tutte le parti coinvolgendo anche gli operatori. Purtroppo ci ritroviamo una condizione economica viziata dai tanti debiti che emergono come funghi e se dovessero rendere impossibile la gestione finanziaria, siamo disposti a mettere sul tavolo anche l’ipotesi di un pre-dissesto che, però, è ancora lontana>>.