Mentre il sindaco festeggia la conferma del traguardo del titolo di Comune Plastic Free, c’è chi chiede conto a lui e all’amministrazione comunale della gestione ambientale del Comune. Dopo l’inchiesta della Dda di Catanzaro sulla depurazione partita proprio dalla mala gestione di quello montepaonese, è il gruppo politico di “Montepaone col sole” a rompere il silenzio su una vicenda ancora poco chiara puntando il dito contro maggioranza, ma anche sulla minoranza rea di aver espresso il suo parere “solo dopo -la dichiarazione dei leader del gruppo- aver appreso delle nostre intenzioni”:
Ecco il manifesto apparso nelle vie del paese a firma del gruppo politico:
SIAMO NELLA MERDA!
E purtroppo non è solo un modo di dire.
L’inchiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha messo a nudo il malaffare della depurazione in Calabria “SPUTTANANDO” a livello nazionale il nostro paese e nel pieno del clamore mediatico, che fotografa impietosamente il dramma del nostro comune, il bravo Sindaco che fa…?
Posta, con fierezza e tempismo perfetto, sulla sua pagina facebook: “Altro riconoscimento e saliamo di livello!
Montepaone riceve “Due Tartarughe” da Plastic Free per l’impegno profuso nell’ultimo anno”
Ma ci rendiamo conto a che” livello” siamo arrivati?
NOI GALLEGGIAMO NELLA CACCA E LUI GONGOLA E SI TRASTULLA CON LE TARTARUGHINE.
Forse era troppo impegnato nel raggiungimento di questo mirabolante traguardo e non ha potuto controllare e vigilare su quanto stava accadendo nel depuratore di via Pasquali!
È vero, per fortuna nessuno degli amministratori o dei tecnici comunali è stato destinatario di provvedimenti e misure dell’Autorità Giudiziaria, ma questo non esclude UNA RESPONSABILITA’ POLITICA ED AMMINISTRATIVA PER CHI AVEVA IL COMPITO ED IL PRECISO DOVERE, IN QUALITA’ DI COMUNE CAPOFILA, DI VIGILARE E CONTROLLARE!!!
Soprattutto dopo le rilevazioni dell’ARPACAL e le segnalazioni di Goletta Verde.
Invece tutti assenti e latitanti!
Compresa una minoranza consiliare inesistente, inconcludente ed autoreferenziale. Silente e, per tanto, complice della maggioranza nella devastazione del nostro mare.
E che dire dell’Associazione Stabilimenti Balneari?
In un paese “normale” avrebbe organizzato iniziative eclatanti per stigmatizzare un comportamento presumibilmente omissivo tanto grave, esternando le loro sacrosante preoccupazioni per una stagione estiva già alle porte e che non nasce certo sotto i migliori auspici.
INVECE TUTTO TACE, TUTTO SCORRE NELL’INDIFFERENZA GENERALE PROPRIO COME FACEVA LA MERDA NEL NOSTRO MARE.
Mentre i poveri cittadini continuano a pagare nella bolletta dell’acqua FOGNATURA E DEPURAZIONE per un servizio inesistente e del quale non hanno evidentemente usufruito!
500.000 euro all’anno che fanno lievitare i costi dell’acqua per i contribuenti buttati nel mare, a rimpinguare le casse di gestori delinquenti e senza scrupoli che hanno agito indisturbati e fuori controllo non per un giorno, ma per anni, nel complice silenzio di tutti.
VERGOGNA!