Il concorso era stato bandito oltre un anno fa e mirava ad acquisire proposte progettuali per la realizzazione del nuovo porto turistico di Satriano- Soverato. Un’opera attesa da tempo, più volte al centro di discussioni pubbliche e promesse elettorali che ora prende forma nel disegno vincitore che porta la firma dell’architetto Antonio Raffaele Riverso, dell’ingegner Maurizio Benvenuto, dell’ingegnere Paolo Contini, dell’ingegnere Francesco Infusino e dell’Architetto Antonio Benvenuto. Un team che ha dato forma alle richieste di pensare non solo a un approdo turistico, ma all’intera riqualificazione dell’area portuale nella quale i due sindaci manifestavano l’esigenza di realizzare quei posti letto da sempre carenti per permettere un rilancio turistico concreto della cittadina.
“Abbiamo studiato come potenziare nella pratica- spiega Antonio Riverso- il “coraggio comune” delle amministrazioni comunali di Soverato e Satriano. Il porto tanto atteso è nella nostra visione veramente innovativo, con 412 posti barche che lo renderà il più grande del territorio e un’ architettura urbana polifunzionale immersa nel verde en plein air. Oltre al porto, il progetto prevede la realizzazione di un edificio multifunzionale in cui troveranno posto edifici commerciali, residenziali, alberghieri, direzionali e anche un’ area fiera e un mercato del pesce e della frutta”.
I particolari di Sosa (acronimo di SOVERATO+SATRIANO)
“La città vivibile – spiegano gli ideatori del progetto – può nascere da fantasia e immaginazione al potere, che si concentrano per la creazione non di una sola funzione, ma di più funzioni”.
Il progetto prevede la creazione di un grande porto con 412 posti barca, due “vele funzionali” che comprendono residenze, villette, albergo e suites hotel, ristoranti, area wellness, spazi conferenze e da dedicare a spettacoli, spazi commerciali, uffici e coworking, spazi esterni per il mercato di frutta e pesce, cibo da consumare sul posto e d’asporto, spazi per gli sport acquatici con una piscina al chiuso e di terra all’aperto e importanti opere di urbanizzazione, strade parcheggi, marciapiedi, piste ciclabili, e un impianto di recupero di acqua piovana.
Tutto ispirato ai principi basici di un progetto tecnologico che ha come cardine il cambio dell’architettura con strategie basate su comfort e salute.
I ristoranti e la pista ciclopedonale sull’Ancinale
Nel progetto anche un ristorante da 490 posti e un ristorante terrazza da 270 posti oltre una pista ciclo-pedonale che collegherà i lungomari di Soverato/ Satriano con quello di Davoli.