Un importante convegno per promuovere il “Contratto di Fiume e di costa Valle dell’Ancinale” per mettere in relazione partner pubblici e privati, attuando nuovi modelli di sviluppo locale per la fruizione degli spazi fluviali e marini, riconsegnando alle comunità dell’area vasta del territorio un rapporto più autentico con il fiume e la costa.
A organizzarlo a Soverato è il Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente della Lega Calabria, coinvolgendo i comuni interessati: di Satriano in qualità di ente capofila, Soverato, Davoli, Gagliato, Argusto, Cardinale, Chiaravalle, Torre di Ruggiero, Montepaone, Petrizzi, Simbario, Brognaturo, Spadola, Serra San Bruno, il Parco Naturale Regionale delle Serre , gli Enti Parchi Marini Regionali, e il Gruppo Azione Locale Gal Serre Calabresi.
I lavori sono stati moderati dal responsabile organizzativo della Lega Antonino Lucio Romeo seguito dal responsabile regionale territorio e ambiente della Lega Calabria Giuseppe Macri e dal segretario provinciale Giuseppe Folino.
“La Lega- spiegano i responsabili- proporrà una serie di interventi per il risanamento ambientale e lo sviluppo territoriale della risorsa idrica e dei paesaggi antropici che hanno caratterizzato storicamente i territori della nostra Regione. Si tratta di vari interventi organizzati in un sistema di governance multilivello, nel quale i Contratti di fiume si configurano come processi continui di negoziazione tra le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati coinvolti a diversi livelli territoriali.
All’incontro ha partecipato il Deputato della Repubblica Simona Loizzo che ha lodato l’iniziativa guardandola con interesse, riconoscendo al territorio interessato un grande valore paesaggistico, ambientale e storico da tutelare e sviluppare secondo criteri di sostenibilità e responsabilità.
Il convegno ha proposto una visione condivisa del bacino idrografico da attuarsi con i Comuni interessati per lo sviluppo dei territori, lungo un percorso ambientale. Tale rappresentazione deve essere capace di guidare i sottoscrittori del contratto ad elaborare un progetto coerente con le reali potenzialità che il territorio esprime. La comunità è chiamata a elaborare una visione condivisa facendo emergere i conflitti, gli interessi, ma anche le vocazioni territoriali e le capacità di “fare sistema”, promuovendo il dialogo tra i soggetti a vario titolo portatori di interesse e l’integrazione dei diversi strumenti di programmazione, di pianificazione territoriale e di tutela ambientale. I Contratti di fiume tracciano il percorso per restituire i corsi d’acqua al territorio e il territorio ai corsi d’acqua”. A breve inizierà il processo di condivisione dei territori interessati per elaborare un progetto condiviso da sottoporre al settore Ambiente e Territorio della Regione finalizzato all’acquisizione delle risorse necessarie per proporre il contratto di Fiume e di Costa.