Un debito di pochi euro, sarebbe questo il movente dell’omicidio avvenuto ieri sera a Gasperina. Una lite degenerata alla base dell’accaduto, avvenuta a più riprese. Il primo scontro tra la vittima Antonio Procopio e il suo presunto assassino sarebbe avvenuto intorno alle 21.00 e si sarebbe accesa in un locale nel paese, nella pretesa di Procopio di avere saldato un debito di circa 30 euro. Da lì lo scontro verbale sarebbe degenerato. In un primo momento era stato sedato dall’intervento di un comune conoscente, ma successivamente la diatriba, evidentemente rimasta in sospeso, sarebbe ripresa. I toni si sono accesi fino a quando Danilo Viscomi sarebbe tornato a casa a prendere un coltello, individuato poi dai carabinieri della compagnia di Soverato come l’arma usata per uccidere Procopio. Uno solo il colpo inferto, che avrebbe raggiunto il cuore della vittima causandone il decesso immediato. I carabinieri hanno identificato il presunto autore del delitto, immediatamente sottoposto a stato di fermo con l’accusa di omicidio. Il corpo della vittima é stato invece trasferito all’interno dell’ospedale in località Germaneto, in attesa che la Procura di Catanzaro disponga l’autopsia.
Un episodio di cronaca che ha sconvolto la comunità di Gasperina, in cui l’ultimo fatto delittuoso era avvenuto negli anni ‘60. A completare il puzzle già ricco di elementi, saranno le ulteriori indagini dei carabinieri della stazione di Gasperina e della compagnia di al comando del capitano Marco Colì che hanno raccolto le testimonianze dei presenti e acquisito le immagini dei dispositivi di videosorveglianza della zona.