Riceviamo e pubblichiamo:
“Povera Stalettì, gira e rigira ma non riesce mai ad indovinare gli Amministratori adeguati, per cui sembra non rimanere altro che avviare una raccolta firme, per iniziare le procedure previste, affinché le splendide località joniche: Copanello, Caminia e Pietragrande, che per colpe non loro ricadono nel Comune di Stalettì e puntualmente sempre trascurate dalle ultime giunte che si sono susseguite, vengano accorpate ad altri Comuni limitrofi e/o isola amministrativa di qualche comune virtuoso. Purtroppo, il paese non è certamente fortunato e da diversi anni assistiamo a gestioni alla carlona, certamente degne dell’armata Brancaleone, ognuno di esse ha evidenziato parecchie lacune, ma questa ultima guidata dal prof. Mario Gentile è riuscita ad esprimere le lacune di tutte insieme quelle delle ultime
Giunte. Alcuni giorni scorsi abbiamo letto il servizio di una nota testata on-line che documentava il completo abbandono e degrado di Copanello, noi al fine di non ingenerare il sospetto di qualcuno che la solerte amministrazione comunale di Stalettì si fosse dedicata ad altre località, sentiamo il dovere con l’invio di alcune foto che documentano il completo degrado ed abbandono di Caminia, di tranquillizzare tutti sulla correttezza del Comune, infatti nell’occasione, per par condicio, ha ritenuto giusto abbandonare tutti. E’ normale che le strade di tutti i Comuni rivieraschi durante l’inverno, a seguito di qualche mareggiata si riempiono di sabbia, ed è altrettanto normale che i Comuni prima dell’arrivo della tanta agognata stagione estiva le ripuliscono, a Caminia no, forse il Comune intende aspettare tutto il periodo del suo mandato per ripulire e pure il Comune non dovrebbe neppure spendere soldi, basterebbe mettere le pale ai tanti lavoratori ex LSU/LPU, che ha in organico. Le foto documentano anche di una scala per accedere alla spiaggia, che le mareggiate hanno creato un dislivello (tra scala e spiaggia) di oltre un metro. Qualche volenteroso ha portato qualche pedana, ma il rischio rimane, forse si accentua, ma evidentemente il Comune non sa dei suoi obblighi per la pubblica e privata incolumità e spera di restare agli annali olimpici per la scoperta di una disciplina.
L’unica cosa che non doveva essere fatta ed invece il Comune ha fatto, era dipingere una dignitosa ringhiera zincata, ma evidentemente i competenti addetti del Comune non sanno che per dipingere sullo zinco ci vuole la vernice adatta, per cui per giorni, turisti e bagnanti si sono dipinti le mani(vedi foto), fortunatamente la vernice incomincia a saltare, ma la ringhiera non è più dignitosa. In questi giorni dove la spiaggia si popola di gente proveniente da luoghi diversi, facilitando lo scambio di
opinioni e racconti, si ha avuto modo di sentire che neppure i residenti del centro storico, dove
generalmente i Comuni sembrano essere più presenti, in quanto detengono il maggiore numero di votanti, abbiamo un sentore diverso. Cosa altro aggiungere alla fine di un’altra disastrosa stagione e, del tanto agognato turismo, dove si è con assistito di tutto e di più: niente acqua, fogne che non funzionano con spesso fuoriuscita dei liquami pessima raccolta rifiuti, Polizia Locale che verbalizza continuamente tutti, anche in assenza di qualsiasi segnaletica ed anche in strade private, esercizi abusivi anche privi di collegamenti alla rete idrica (regolarmente denunciati) in piena attività. Però tutto si può addebitare a questa Amministrazione, ma non il fatto che non risponde alle lamentele, anzi spesso lo fa il Sindaco in persona, che garbatamente e cortesemente risponde sempre “mi dispiace”, ma tutto finisce qui. E pensare che in campagna elettorale voleva collegare il mare con la Teleferica” .
f.to EUGENIO RIPEPE azionista dell’attuale Giunta (che chiede scusa) e portavoce dei residenti a Caminia