Da sfondo l’idea di riproporre un gemellaggio culturale tra Stalettì e Roma che nel 2012 portò nel paese ionico oltre 40 poeti. E proprio la Poesia è stata al centro dell’iniziativa del “laboratorio di Solidarietà”, l’associazione che da oltre 15 anni è impegnata per la crescita culturale del territorio.
Il titolo scelto per la manifestazione, organizzata dalla realtà presieduta da Anna Vatrella, dichiara apertamente il suo intento di dar vita a un connubio artistico tra “Parole e Musica”, con uno spazio dedicato alla lettura dei versi dei poeti stalettesi, (Rosalba Rizzo, Antonio Carello, Angela Ada Mantella, Gianni Paone e Salvatore Romeo ricordando anche i poeti che non ci sono più e che rivivono nella lettura dei versi di Raffaele Maio, Nicola Silvi, Domenico Destito e Raffaele Aversa) e uno spazio musicale curato dai fratelli Giacomo e Francesco Cerullo, talenti emergenti del territorio, e da Vanessa Aiello per la parte danzante nella performance della “beat dance studio”.
Un momento in cui un’intera comunità manifesta la voglia di riprendersi quel territorio in cui Flavio Aurelio Cassiodoro fondò il suo Vivarium, un monastero all’interno del quale si istituì un centro di studi sulla Bibbia e una biblioteca che divenne luogo di conservazione della letteratura classica (greca e latina).
Il nobile progetto aveva l’intento di gettare ponti sulle linee di frattura culturali del sesto secolo, lo stesso che oggi anima la comunità del sindaco Mario Gentile.
“Siamo impegnati da 5 anni- spiega il sindaco- per portare avanti gli studi sui luoghi cassiodorei che identificano Copanello, Santa Maria del Mare e tutta l’area di Scolacium. Parliamo di un territorio allargato che unisce diverse comunità che si relazionano tra loro rifuggendo da una politica di confine. Ci sono nel nostro cartellone diversi momenti dedicati alle giornate vivariensi in cui la figura di Cassiodoro verrà ripercorsa per la grande valenza culturale che ha avuto, ma anche religiosa, tenendo conto del processo di canonizzazione in corso. Accolgo la sollecitazione del giornalista Salvatore Condito su un nuovo gemellaggio con gli artisti romani, ma anche quella della presidente Anna Vatrella: il museo della civiltà contadina per me sarà un impegno d’onore”.
Quanto ciò sia importante lo sottolinea bene il giornalista di origini stalettesi: “i poeti- spiega Salvatore Condito nell’apertura della serata- sono come i bambini perché immaginano un mondo puro. Nella lettura dei versi scritti dagli stalettesi ci riappropriamo della nostra cultura e rilanciamo un progetto che nel 2010 all’interno di un gemellaggio tra la Regione Lazio e la Regione Calabria, portò a Stalettì oltre 40 poeti romani”.