Circa 220 stand e proposte che spaziano dall’abbigliamento all’arredo casa, dall’artigianato a prodotti per il giardino passando per l’enogastronomia locale e non solo. Soverato si prepara ad accogliere il tradizionale appuntamento con la Fiera della Galilea che, dopo le prime edizioni post pandemia, promette di arricchire la sua offerta. Oggi e domani sulle vie del lungomare e nelle strade limitrofe, gli ambulanti sono pronti ad accogliere gli avventori per una due giorni di shopping che affonda le radici nella tradizione locale.
La Fiera, Istituita nel lontano 1874, si celebrava annualmente a Pasquetta nella borgata Marina in cui era un appuntamento imperdibile la fiera del bestiame che durò fino a circa 40 anni fa. Nell’epoca della globalizzazione, l’appuntamento fieristico ha perso l’antico significato, ma non gli avventori che si concedono una passeggiata dopo gli eccessi a tavola dei giorni festivi, curiosando tra le novità proposte. Una finestra che si apre su uno spaccato della società con tutto ciò che può essere messo in vetrina d’innovativo, curioso e affascinante.
In passato la fiera soveratese ospitava mercanti da tutto il meridione per poi successivamente ridurre il raggio geografico dei commercianti per la maggior parte provenienti da Calabria, Puglia, Sicilia e Campania. Il successo della manifestazione è sempre stato decretato dal numero dei visitatori che nel tempo non è stato scalfito.