La spada di Damocle pende sulla testa degli imprenditori balneari di Soverato che attendono il verdetto del Tar sull’impugnazione degli atti con cui la giunta soveratese aveva esteso al 31 dicembre 2024 la possibilità di rinnovare le concessioni.
L’associazione delle strutture balneari di Soverato indìce così una riunione per fare il punto della situazione analizzando i fatti recenti che hanno aperto un vortice da cui tutti auspicano che ci sia una via d’uscita. A trasmettere gli umori degli imprenditori è il presidente dell’associazione Salvatore Riccio: “Ci siamo riuniti- spiega Riccio- per decidere una linea comune da seguire. Siamo consapevoli che possano arrivare dei controlli dopo la denuncia a carico di tutti i concessionari depositata nelle scorse ore, ma essendo vicina la data del 27 marzo speriamo che eventuali provvedimenti possano essere presi alla luce di un’orientamento giurisprudenziale sul caso. Intanto abbiamo preso atto della delibera con cui il Comune ha dato mandato all’ufficio demanio di perfezionare le procedure di rinnovo delle concessioni e sappiamo che l’iter è stato avviato in queste ore. I rinnovi sono in itinere, in una procedura che non si esaurisce nell’apposizione di un timbro, ma include l’attivazione del Sid il sistema informatico demaniale in cui è necessario reinserire una serie di dati. Gli uffici sono quindi già al lavoro e questo contribuisce a dare serenità alla categoria. Attendiamo fiduciosi questa stagione in cui speriamo di poter lavorare ricordando a noi per primi e agli altri che questo è un problema nazionale e non esclusivo della cittadina di Soverato”. Riccio continua inquadrando il senso dell’organizzazione dell’assemblea: “Ci siamo incontrati per cercare- continua il presidente- di non fare passi falsi come è accaduto nella denuncia che si è maturata all’interno dei concessionari a cui è stata contestata l’occupazione abusiva dei giorni scorsi dalla capitaneria. Il nostro intento è tentare di far validare il rinnovo a dicembre nella speranza che il prossimo anno si possano avere delle linee più chiare”.
Un punto questo che contribuisce ad alimentare le riflessioni tenendo conto che la confusione creatasi a Soverato è vittima di una situazione a monte complicata, in una nazione in cui i Comuni sono rimasti in attesa di linee guida su cui costruire i bandi per riassegnare le concessioni che non sono mai arrivate.
L’auspicio è che vengano date dal Governo in tempi brevi per scongiurare la possibilità di arrivare ancora una volta a fine anno brancolando nel buio. Mentre infatti località con poche concessioni possono confezionare i bandi in poco tempo, per una cittadina come quella di Soverato con oltre 40 concessioni non è così semplice farlo.