Una problematica diffusa quella delle malattie renali, spesso individuate quando è troppo tardi per evitare terapie invasive e impegnative. L’ospedale di Soverato e l’Associazione Nazionale Emodializzati (ANED) hanno affrontato il problema, coinvolgendo oltre cento persone protagoniste dello screening nefrologico gratuito all’interno dell’ospedale di Soverato..
“All’interno del laboratorio- spiega Pasquale Scarmuzzino- decine di persone sono state sottoposte a un accurato screening con visite nefrologiche ed esami clinici. La media di età si è attestata intorno ai 57, 3 anni. All’interno dei controlli sono state 20 le persone risultate affette da insufficienza renale cronica il 19,2% delle persone visitate con età media di 60,6 anni. Altre 15 sono risultate con una Irc allo stadio 2 (GFR tra 60 ed 89 ml/min) di cui 9 avevano la consapevolezza del proprio stato di salute mentre le altre erano ignare del rischio. Sempre all’interno dello screening per 3 persone si è evidenziata la presenza di una IRC Stadio 3 A (con GFR tra 59 e 45ml/min) tutte con un età media superiore ai 70 anni, mentre 2 persone inconsapevoli del loro stato di salute sono risultate con una Irc allo stadio 3B (GFR tra 44 e 30 ml/min) tutte con un’ età media di 72,5 anni.
I dati ci restituiscono una situazione per cui il 13,4% delle persone non erano consapevoli dei propri problemi renali, mentre il 5.8% lo ha scoperto proprio in virtù dei controlli. Un risultato significativo che rende merito al lavoro portato avanti dalla direzione strategica aziendale con il coinvolgimento del commissario straordinario Antonio Battistini e il direttore sanitario del presidio Antonio Gallucci, il personale del laboratorio analisi diretto dal dottor Paolo Urzino e quello dell’ambulatorio di nefrologia e dialisi dell’area ionica di Soverato-Catanzaro il dottor Pietro Prunestì”.