Avevano organizzato una serata danzante consentendo l’ingresso a un numero di persone pari a tre volte quello per cui erano stati autorizzati. Con questa motivazione i carabinieri della Compagnia di Soverato e il personale dell’ufficio P.A.S. della questura di Catanzaro, hanno sequestrato la pista da ballo di un noto locale soveratese. Uno dei tanti, spiegano i militari, ad essere autorizzato a fare musica, ma a non poter lavorare come una discoteca che ospitava un numero di persone tale da chiudere le vie di fuga, determinando anche problemi di sicurezza.
Nella cittadina di Soverato sono solo tre le strutture a essere qualificate come discoteche, mentre le altre sono autorizzate a effettuare piccoli intrattenimenti musicali e comunque mai a farlo sulla spiaggia. Seguendo infatti i vincoli paesaggistici esistenti sul territorio, le attività di intrattenimento sull’arenile non sono ammesse, e chi le realizza è sanzionabile. I Comuni lo sanno bene, ma rinunciano a realizzare controlli con il proprio personale che sarebbe titolato a farlo, demandando ai carabinieri tale compito. Il risultato è il sequestro periodico di parte delle strutture che, poi, vengono rimesse nella disponibilità dei gestori: qualora dovessero reiterare le condotte sanzionate per tre volte, dovrebbero subìre la revoca della concessione ottenuta dall’ente di riferimento.
Per ciò che riguarda l’ultimo sequestro nella cittadina ionica, a essere sospesi sono soltanto gli eventi danzanti mentre servizio spiaggia, bar e ristorante rimangono attivi.