Il via libera è stato dato nell’ultimo consiglio comunale in cui si approva il nuovo regolamento sulla video sorveglianza. Si stabiliscono regole e tipo di dispositivi da utilizzare oltre che le modalità di raccolta e conservazione dei dati rilevati per finalità istituzionali.
Quali esse siano vengono esplicitate in modo chiaro nella relativa delibera che sottolinea come il sistema sia utilizzato come “strumento di primaria importanza per il controllo del territorio e per la prevenzione e razionalizzazione delle azioni contro gli illeciti penali e amministrativi nell’ambito delle misure di promozione e attuazione del sistema di sicurezza urbana per il benessere della comunità locale, il controllo autoveicoli con la lettura della targa, per il rilevamento delle infrazioni al codice della strada”.
Il sistema di videosorveglianza, spiega nel dettaglio il sindaco Daniele Vacca “è quindi finalizzato prioritariamente alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, e per scopi di sicurezza urbana, con particolare riguardo alla quiete pubblica e alla civile convivenza, alla prevenzione e contrasto di atti delittuosi, attività illecite ed episodi di microcriminalità diffusa e predatoria commessi sul territorio comunale, alla prevenzione di fenomeni che comunque comportano turbativa del libero utilizzo degli spazi pubblici, al controllo di determinati luoghi, ritenuti meritevoli di particolare tutela, alla sorveglianza diretta di aree che, in situazioni contingenti, possono presentare elementi di particolare criticità. I dati saranno quindi raccolti dalla polizia locale seguendo le normative vigenti”.
Gli impianti presenti sul territorio saranno tutti a circuito chiuso e collocati in modo da non riprendere spazi privati.
Nel nuovo regolamento si contempla anche l’utilizzo di foto trappole, telecamere mobili, telecamere nomadiche, droni, veicoli attrezzati, body-cam e dashcam (che si utilizzeranno prestando la massima attenzione per edifici scolastici e luoghi di culto) e si ammette la possibilità di una collaborazione tra pubblico e privato acquisendo nel sistema apparecchiature acquistate da privati per sorvegliare spazi pubblici in prossimità delle proprie abitazioni.