L’associazione nazionale presidi ha un nuovo presidente regionale che abbraccerà le sfide di un sistema scolastico in continua evoluzione. É Domenico Servello a essere eletto nel ruolo di referente regionale dell’associazione sindacale e a essere premiato è il programma con cui ha presentato la sua candidatura. Nato a Palermiti, l’ex dirigente scolastico in quiescenza dal mese di settembre 2022, ha ricoperto diversi ruoli all’interno del sistema scolastico in cui ha lavorato all’interno dei diversi gradi di scuola.
“L’Anp- spiega Servello- è stato il mio unico sindacato dal 1992 in cui dal 2018 ho ricoperto il ruolo di presidente della struttura di Catanzaro. La mia candidatura è stata presentata con l’intenzione di realizzare i progetti e le idee che ho elaborato nel corso della mia vita scolastica ed associativa e che ancora stentano a farsi spazio tra mille resistenze; perché il sistema scolastico calabrese sta mostrando tutti i suoi limiti e contraddizioni e i dirigenti scolastici ne pagano pesantemente le conseguenze. Accanto alla imprescindibile vocazione per l’assistenza materiale e la comunicazione a vari livelli, voluta e perseguita con continuità, determinazione e competenza dal Presidente Antonello Giannelli e dallo Staff nazionale, occorrerà recuperare la tradizione migliore dell’ANP calabrese, quella di un sindacato unitario di professionisti, che investe molto nello sviluppo di una “cultura” della dirigenza ed è capace di valorizzare competenze e impegno di tutti gli associati. Sono fortemente convinto che per superare l’isolamento professionale, che molti di noi vivono, non è sufficiente fornire delle micro-strumentazioni operative, occorrerà recuperare, ed abbastanza in fretta, l’originario senso di appartenenza e assumere il profilo di una comunità professionale coesa e determinante.
Insomma, senza perdere l’attenzione al come fare le cose, bisognerà recuperare la consapevolezza del perché e della natura della funzione dirigenziale e anche della funzione docente. A tale scopo i canali comunicativi della struttura associativa regionale vanno differenziati ed implementati al fine di evitare che tutto finisca in un calderone indiscriminato.
Certamente da un lato si deve continuare, supportando lo Staff nazionale, a fornire ai soci strumenti operativi i cosiddetti attrezzi del mestiere da un altro lato è indispensabile che un diverso canale sia dedicato a temi di carattere politico, sindacale e culturale, rivolto ovviamente ai soci ma anche ai nostri interlocutori politici, istituzionali e sociali (l’ultimo esempio è la “infelice” gestione del dimensionamento calabrese, in cui non abbiamo giocato un ruolo decisivo, per dirla tutta, non abbiamo proprio avuto il modo di incidere sulle decisioni assunte ai tavoli istituzionali”. Tra i progetti quello di creare uno spazio non occasionale di dibattito su deontologia, ruolo sociale, peso nelle decisioni sul sistema scuola e quello di mantenere un canale diretto con l’Ufficio Scolastico Regionale al fine di concretizzare le azioni migliori per il sistema scolastico regionale non solo.