La denuncia arriva dopo una visita del consigliere regionale di minoranza Ernesto Alecci, che rende note le carenze del centro di neuropsichiatria infantile di Soverato. Ad accoglierlo la responsabile Maria Rosaria Barone che ogni giorno raccoglie le richieste di assistenza provenienti da tutto il comprensorio.
“Ogni giorno questa struttura accoglie tantissimi bambini e adolescenti- spiega Alecci- fornendo un supporto importantissimo per chi è affetto da vari disturbi e alle famiglie che si trovano in condizioni di disagio, alcune anche molto gravi, con una grande empatia e sempre con il sorriso sulle labbra. Le richieste e le prese in carico sono tantissime e, nonostante i grandi sacrifici, non sempre è facile poter rispondere con prontezza a causa della mancanza di personale o di strumenti specifici per poter portare a termine in maniera dettagliata alcuni approfondimenti diagnostici. Inoltre, il servizio è localizzato all’interno di un edificio con stanze troppo piccole per le funzioni previste, con pochissimo spazio a disposizione per gli operatori sanitari e per i pazienti con i loro accompagnatori. A ciò va aggiunto che la rete regionale tra i vari servizi per la condivisione dei dati è agli albori, non esistono centri specializzati pubblici, ad esempio, nell’ospitalità di bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico o con disagi relazionali, non è presente una scuola di specializzazione in Neuropsichiatria infantile capace di formare per i prossimi anni una classe di giovani medici. In moltissimi casi le famiglie devono rivolgersi a strutture private o, addirittura, recarsi fuori regione, con grandi disagi e un aggravio di costi per loro e per il sistema sanitario regionale. É necessario investire sempre più risorse in queste settore, partendo dalle competenze presenti e favorendo la formazione di nuovi medici e terapisti, creando strutture moderne con un numero adeguato di operatori sanitari e con strumenti all’avanguardia, per diagnosi sempre più veloci e sempre più accurate. Pazienti, famiglie e operatori dei servizi combattono ogni giorno la stessa battaglia sui territori, non possiamo permetterci di lasciarli soli”.