Gli insegnanti specialisti di educazione motoria, nell’anno scolastico in corso, hanno fatto il loro ingresso sin dal primo giorno di scuola per le classi quarte e quinte di scuola primaria. Hanno un incarico annuale e rimangono in attesa di un concorso che sarà bandito a breve per rendere stabile la loro posizione lavorativa. In un paradosso tutto italiano, però, a mancare sono ora le strutture in cui possono realizzare le lezioni pratiche, che sono carenti a Soverato come in tutto il comprensorio.
Se infatti qualche Comune può usufruire di campi outdoor che, però, sono inutilizzabili nella maggior parte dell’anno a causa di un clima piovoso d’inverno e troppo caldo d’estate, molti altri fanno i conti con l’abitudine di eseguire le ore di educazione motoria in spazi improvvisati, nei corridoi o negli androni degli istituti, con tutti i rischi connessi in termini di igiene e di sicurezza. Nell’agenda dei lavori pubblici, però, la costruzione di nuove palestre non sembra essere in cima alla liste delle programmazioni per il prossimo triennio, lasciando numerose perplessità negli addetti ai lavori. Se infatti la pratica motoria fatta dalle insegnanti curricolari poteva beneficiare di spostamenti orari, facendo leva sull’autonomia, che permettevano facilmente l’inversione delle attività cercando di farle convergere nelle giornate più miti dal punto di vista climatico, con l’ingresso dei nuovi insegnanti l’orario diventa più rigido, lasciando poche alternative.
La richiesta di dare una risposta al problema si gira, così, ai primi cittadini del comuni che con i fondi del PNRR hanno creato numerose aree fitness lontano, però, dagli istituti scolastici in cui rimane da sciogliere il nodo di una situazione complessa che necessita di essere urgentemente presa in considerazione. ©riproduzione riservata