La richiesta di spiegazioni arriva in un comunicato stampa a firma di Fortunato Drosi e Vittoria Corasaniti e mira a chiedere informazioni sulle attrezzature finanziate nel 2014 e mai collocate nella sede comunale di Satriano.
“Considerato- si legge nel documento- che il Comune di Satriano nel 2011 ha avuto dalla Regione Calabria, attraverso il GAL Serre Calabresi (PIAR, Misura 3.2.1.), un finanziamento di euro 150.000,00 per la realizzazione di una Palestra Comunale, che sono stati completati i lavori nell’anno 2014 con la riqualificazione del piano terra dello stabile che ospita la sede del Comune e con l’installazione di diverse attrezzature nuove e moderne per poter svolgere tutte le attività ginniche e sportive; che qualche anno dopo sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza della sede comunale e per tale motivo le attrezzature della palestra sono state rimosse e collocate altrove; che i lavori che hanno interessato la sede comunale sono stati ultimati da più tempo; che tali beni costituiscono un’importante risorsa del Comune di Satriano e che potrebbero essere utilizzati e resi fruibili nell’ambito di progetti e/o iniziative che quest’Amministrazione ad oggi non ha inteso predisporre e adottare; chiediamo di sapere in maniera dettagliata e puntuale:
-dove sono collocate le attrezzature sportive, quante sono e la loro tipologia;
-lo stato in cui versano;
– cosa intende fare l’Amministrazione comunale che sino a questo momento non ha ritenuto di dover prendere in esame la ripresa dell’utilizzazione delle attrezzature ginniche nell’interesse di tutti coloro che vorrebbero praticare le attività sportive.
E’ necessario che questo importante patrimonio pubblico venga impiegato come si deve e non resti inutilizzato con tutte le conseguenze negative che ne derivano. Infatti, molti comuni sprovvisti di tutto questo vorrebbero fortemente avere risorse del genere per avviare iniziative utili alla comunità. A Satriano, invece, nonostante ciò, si resta immobili ad aspettare che il tempo porti definitivamente tutto al degrado”.