Oltre 4 anni di attesa, questo il tempo necessario per siglare le intese di rinnovo dei contratti nazionali del Terziario, Distribuzione e Servizi che saranno applicati a oltre 3 milioni di lavoratori impiegati nelle attività commerciali e nelle imprese di servizi. Per loro aumenti contrattuali che a regime saranno di 240 euro al quarto livello, da riparametrare, con l’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro comprensiva dell’Una Tantum di 350 euro, una ulteriore erogazione rispetto a quella già avvenuta lo scorso anno. La prima tranche di 70 euro sarà erogata da aprile 2024 e si aggiunge ai 30 euro precedentemente concordati. É previsto anche l’incremento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che passa da 120 euro annui a 155.
“Un traguardo importante- spiega il segretario regionale Uiltucs Calabria Caterina Fulciniti- lo accogliamo con grande soddisfazione soprattutto nella nostra regione in cui la lotta per un equo compenso ha un significato aggiunto. É necessario valorizzare il lavoro e le professionalità che spesso sono quelle dei più giovani per i quali è importante portare avanti lotte sindacali che diano una speranza in più per il futuro. Questo rinnovo arriva dopo una lunga attesa e per il movimento sindacale era importante portarlo a termine. In gioco c’era la risposta alle istanze dei lavoratori che soffrivano economicamente per il mancato adeguamento e per i riflessi che la situazione aveva nella loro qualità di vita. Tra le novità però c’è un miglioramento delle politiche di genere e un’attenzione per le vittime di violenza per le quali sono stati introdotti ulteriori congedi. Nel secondo livello di contrattazione è prevista anche la figura della Garante di Parità, punto fermo del disegno sindacale della UilTucs che ha sottolineato più volte la necessità di dare piena realizzazione a Diritti e Libertà fondamentali che tardano ad affermarsi. Tra le migliorie di questo accordo quelle connesse con la fruizione dei congedi parentali senza la riduzione di ferie, in un passo avanti per una più giusta considerazione dei lavoratori e delle lavoratrici come fulcro di nuclei familiari da tutelare. Concordo con il nostro segretario generale Paolo Andreani che ha presentato il 2024 come l’anno dei contratti nel terziario sottolineando come il rinnovo di quello del commercio segni un punto di svolta per la contrattazione salariale migliorando anche le condizioni normative del rapporto di lavoro. Questo è un momento importante che conferisce valore e nello stesso tempo esalta l’azione sindacale. Nello specifico, quest’ultimo rinnovo esprime al meglio molti dei punti focali del nostro programma sindacale. Se la contrattazione langue non possiamo dare risposte ai lavoratori; per questo è importante celebrare i risultati positivi”.