“Quando le parole non bastano, devono seguire le azioni”. Riecheggiano a distanza di un anno le parole che avevano assunto il valore di un impegno il giorno seguente l’attentato allo stabilimento balneare dell’azienda Guglielmo.
Il nastro si riavvolge alle prime ore del mattino del 28 luglio, quando le fiamme si propagarono nel capannone della torrefazione della “Guglielmo caffè” a Copanello, nel comune di Stalettì.
Un violento incendio che distrusse una parte dell’azienda tra l’indignazione dei calabresi onesti che si diedero poche ore dopo appuntamento a Copanello. Circa 200 persone per esprimere la vicinanza ai titolari dell’azienda e per sostenere tutti coloro i quali avevano vissuto esperienze analoghe. Da lì in poi parte un viaggio itinerante che domani, 28 luglio, si fermerà all’interno del ristorante “Marevì” di Copanello in cui farà tappa “La tazzina della Legalità” il sodalizio nato dal vicepresidente nazionale di Confassociazioni, Sergio Gaglianese, per avviare una riflessione e sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sull’importanza di sostenere fattivamente gli imprenditori calabresi e l’immagine dell’intera Calabria.
“Siamo alla quinta tappa -spiega Sergio Gaglianese- non ci siamo fermati nemmeno un momento, abbiamo coinvolto le scuole, l’università, le associazioni di categoria e tutti coloro che erano disposti ad ascoltarci e condividere il nostro percorso.
Abbiamo incontrato oltre 3.000 persone guardandoci negli occhi e stringendoci la mano. Ascoltato le storie di chi è rimasto coinvolto. Si sono uniti oltre 80 uomini e donne che hanno deciso di scrivere e raccontare le loro emozioni, la loro indignazione, la loro volontà di non soccombere allo stato dei fatti. Ne abbiamo fatto un libro che uscirà a breve, con lo scopo di raccogliere fondi per finanziare borse di studio per i futuri laureati che, attraverso la cultura, vorranno sviluppare azioni a sostegno e sviluppo del nostro territorio. Stiamo producendo un docufilm sulle testimonianze raccolte. Abbiamo consegnato la tazzina della legalità a tutti coloro che hanno avuto la volontà e la costanza di sostenere l’azione. Abbiamo consegnato la tazzina della legalità anche al nostro presidente Mattarella che ci ha ringraziato personalmente e ci sostiene. Cosa chiediamo è semplice. L’impegno a mantenere i fari accesi su quanto ogni giorno accade sui nostri territori. Chiediamo di essere ascoltati e di coinvolgere uomini di buona volontà. Uomini che possano far sviluppare occupazione a sostegno di un territorio di una regione che merita di più. Le parole non bastano, adesso vogliamo passare all’azione con l’aiuto di tutti coloro che sentono la Calabria nel cuore”.