Continuano i controlli del personale militare della Capitaneria di porto di Crotone nell’ambito dell’operazione “Mare e Laghi sicuri 2024” che, oltre all’impiego di diverse unità navali in mare, sta effettuando numerose attività ispettive presso gli stabilimenti balneari al duplice fine di verificare il possesso delle dotazioni di sicurezza previste dall’Ordinanza di sicurezza balneare nr. 42/2024 del 12 Aprile 2024 nonché il possesso dei titoli concessori legittimanti l’occupazione del pubblico demanio marittimo.
Dall’inizio dell’operazione “Mare e Laghi sicuri 2024”, ottantacinque sono state le strutture balneari ispezionate.
Nel corso dell’ultimo fine settimana, i controlli della Guardia Costiera hanno fatto emergere una struttura balneare nel Comune di Cutro priva della prevista concessione demaniale marittima: è stato accertato che lo stabilimento composto da diversi manufatti in legno adibiti a chiosco bar, cabine, docce, aree destinate a servizi e locale di primo soccorso, occupava una superficie di circa ottocento metri quadrati.
Dagli ulteriori accertamenti documentali eseguiti dai militari operanti è emerso, altresì, che l’area sulla quale insiste la struttura balneare ricade all’interno del Sito di Interesse Comunitario Natura 2000 di cui alla Direttiva Comunitaria nr. 94/43 CEE Habitat e i manufatti risultano privi sia di titoli edilizi che delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche. L’intera struttura balneare, pertanto, è stata posta sotto sequestro e il titolare è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per diverse ipotesi di reato.
Nel Comune di Crotone sono state, invece, accertate innovazioni abusive non autorizzate all’interno di uno stabilimento balneare. È stato accertato, in particolare, l’ampliamento delle superfici coperte rispetto a quanto previsto nel titolo concessorio oltre all’avvenuta abusiva realizzazione di nuovi manufatti non previsti nel titolo concessorio. Nella struttura balneare ispezionata, infine, è stato accertato l’affidamento della gestione di parte delle attività a soggetti diversi dal concessionario senza il possesso della prevista autorizzazione. Il titolare della struttura, di conseguenza, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria, per le difformità rilevate, ed è risultato destinatario dell’irrogazione di una sanzione amministrativa di 1032 Euro per la mancanza dell’autorizzazione all’affidamento in gestione.