Soverato si prepara alla maxi esercitazione di protezione civile che prenderà il via domenica 26 novembre dalle 10.00 alle 13.00. Un esercizio collettivo dall’approccio multirischio, in cui l’intera popolazione sarà chiamata a lasciare le proprie abitazioni per raggiungere le aree di attesa del piano di protezione civile comunale. Un’esperienza senza precedenti per la cittadina, ma più in generale per l’intera regione Calabria chiamata a misurarsi in un percorso di informazione e divulgazione in materia di protezione civile.
Le fasi dell’esercitazione
“L’idea- spiega il sindaco Daniele Vacca- è di preparare chi vive il territorio ad affrontare al meglio le diverse tipologie di rischio presenti, che spaziano dall’alluvione al rischio idrogeologico, dal maremoto al terremoto. Per il maremoto i residenti della zona di Soverato marina si allontaneranno dalla costa attraverso percorsi segnalati, che guideranno la popolazione nelle aree di attesa situate nella zona più alta della città”.
A dare il via all’esercitazione sarà il suono delle sirene che coinvolgerà anche i cittadini di Soverato superiore che si recheranno nell’area di attesa più vicina alle loro abitazioni. Professionisti e volontari di protezione civile forniranno informazioni utili per l’autotutela e presenteranno soluzioni tecnico-operative utilizzate nei contesti emergenziali. Il materiale informativo distribuito dal Comune nelle riunioni preliminari effettuate con le scuole del territorio, le associazioni, i commercianti e tutti i soggetti interessati, spiega nel dettaglio le fasi dell’esercitazione.
Alle 10.00 il suono prolungato della sirena attivata dal sindaco segnerà l’inizio dell’esercitazione.
“Se si è al chiuso-spiega il primo cittadino- prima di incamminarsi verso le aree di attesa bisognerà ricordarsi di interrompere l’erogazione di luce, acqua e gas, e di chiudere gli infissi e il portone di ingresso. Il percorso verso l’area di attesa dovrà essere fatto con calma e attenzione, seguendo la cartellonistica indicata. Nelle aree di attesa professionisti e volontari di protezione civile attenderanno i partecipanti che rimarranno coinvolti fino alle 13.00 quando il suono prolungato della sirena comunicherà il termine delle attività”.
Il monitoraggio della prova di protezione civile
Sarà installata in queste ore la segnaletica che traccerà il percorso che rimarrà in dotazione alla città, rendendola la prima in tutta la regione e una delle poche in Italia, a essere dotata delle opportune indicazioni a cui fare riferimento in caso di calamità naturali. A riprendere le fasi dell’esercitazione l’associazione RDN che, mediante l’utilizzo dei droni, verificherà le modalità con cui vengono raggiunte le aree di attesa in un tempo che dovrà essere inferiore ai 30 minuti.