Nel momento della paventata sospensione del reddito di cittadinanza, provvedimento per il quale il leader del M5S Giuseppe Conte aveva chiesto di differire i tempi, nella sua visita a Copanello di Stalettì, fa notizia l’ultima operazione di polizia portata avanti dai carabinieri di Borgia e Marcellinara. Un lungo lavoro di indagine che ha portato a deferire in stato di libertà, per il reato di false dichiarazioni atte ad ottenere il reddito di cittadinanza, ben 41 persone.
I carabinieri hanno accertato che i cittadini avevano chiesto ed ottenuto, tramite l’INPS, la
percezione del reddito di cittadinanza pur senza averne i requisiti o, pur non avendoli più,
non comunicando le variazioni intervenute.
L’operazione “Improbus Civis”, questo il nome scelto dai militari, ha accertato l’esistenza di false dichiarazioni rilasciate nel tentativo di indurre in errore l’INPS e ottenere così un ingiusto profitto.
False dichiarazioni sulla residenza, (spesso rivelatasi, a seguito di accertamenti, fittizia, unicamente per risultare unico membro diun nucleo familiare e quindi abbassare il valore della dichiarazione ISEE, come un soggetto che ha dichiarato una residenza risultata cancellata 14 anni fa), e omesse o false indicazioni sulla ricezione di altri redditi tra le irregolarità più diffuse.
Tra le varie anomalie riscontrate, spiegano i carabinieri, anche la ricezione del Reddito di Cittadinanza per chi risultava assunto come dipendente con redditi che arrivavano a contare anche diverse decine di migliaia di euro. Tra i documenti contestati anche le dichiarazioni di chi ometteva di comunicare precedenti penali ostativi e reati a proprio carico (in un caso anche per sfruttamento della prostituzione).Un danno complessivo di 415.000 euro di cui dovranno rispondere gli indagati di un procedimento che al momento pende ancora nella fase delle indagini preliminari.