L’attesa è finita, questa sera (lunedì 14 agosto), ritorna “Noi Che…” il party-evento che celebra i mitici anni ottanta. Dalle ore 23 in poi sulle piste della “Marinella” (oggi “Noa Club) di Soverato” si “celebrerà” la festa più cool dell’estate calabrese. In Calabria il mare è bellissimo, le spiagge affollate e colorate dagli ombrelloni. Nell’aria si respira la solita atmosfera spensierata e allegra. C’è voglia di divertimento, di stare con gli amici e far tardi la sera, c’è voglia di rivivere gli anni più belli del secolo scorso, quando la discomusic riusciva a trasmettere sensazioni uniche che ti rimanevano dentro. Per chi ha vissuto i mitici anni ottanta, tutto è diverso, tutto viene vissuto con la consapevolezza di essere stati fortunati, perché quel decennio è stato uno spartiacque tra il boom economico degli anni sessanta e la “web generation” degli anni duemila.
“Un periodo che- spiegano gli organizzatori- per chi ha avuto la fortuna di viverlo, ha segnato la nascita di tendenze, nuove mode, benessere, rivoluzione sessuale (dopo la breve parentesi del sessantotto), dei primi computer domestici, di film “cult” quali “Flashdance” e della nuova “discomusic” ma anche delle pubblicità indelebili, quelle réclame che ti rimanevano in testa e che ancora oggi gli “ottantottini” ricordano. E quest’anno, la quindicesima edizione del “Noi Che…” avrà come tema “Noi che amavamo le pubblicità”. La locandina della festa personalizzata con le tante immagini iconiche e gli spot pubblicitari che per un decennio consigliavano l’amaro al carciofo “Cynar”, piuttosto che un Cornetto Algida con un cuore di panna, oppure per le massaie un fustino Dash perchè “più bianco non si può”.
Un salto nel passato, che rimane nel cuore e nella testa di chi ha vissuto gli anni ottanta e che “Noi Che…” contribuisce a rendere presente. Ogni anno è un crescendo di entusiasmo e di partecipazione. Ogni edizione è sempre diversa e unica. Sono tanti gli artisti che si sono succeduti in questi quindici anni, tutti sono riusciti a far divertire ed emozionare il pubblico del “Noi Che…”.