I dubbi dei cittadini erano fondati: i fumi maleodoranti che per mesi hanno avvolto il paese di Montepaone derivavano dalla combustione di rifiuti speciali. A confermarlo i carabinieri della stazione di Gasperina che, con l’ausilio di quelli forestali di Davoli, hanno effettuato controlli a tappeto su tutto il territorio. Le segnalazioni, spiegano i militari, erano arrivate dai cittadini di Soverato, Montepaone, Montauro e Gasperina e si erano sovrapposte alle numerose denunce stampa per giorni ignorate dalle istituzioni locali.
“Nell’ambito di mirati e dedicati servizi espletati sul territorio- si legge in un comunicato dei carabinieri coordinati dal comandante Marco Colì- i Carabinieri della Stazione di Gasperina, a conclusione di accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catanzaro per combustione illecita di rifiuti un 70enne del luogo, il quale in un terreno di sua proprietà bruciava rifiuti vegetali e speciali, ovvero sfalci e potature derivanti dall’attività agricola espletata”.
Rifiuti capaci di sprigionare diossina che per giorni si sono avvertite nei quartieri delle scuole mettendo in apprensione i cittadini che hanno avuto ora i primi riscontri ai loro dubbi. Probabilmente non un fenomeno isolato quello delle combustioni di rifiuti speciali che in molti sono pronti a sostenere sia una pratica diffusa nel territorio, chiedendo di mantenere alta l’attenzione anche agli organi di controllo comunali.