Montepaone paese sempre più dormitorio, nessuno spazio di condivisione o di coesione sociale. L’appello è stato lanciato più volte alle istituzioni che ora fanno sul serio, puntando sulla realizzazione di un centro polifunzionale per le famiglie. Il finanziamento è stato accordato e con l’avvio della conferenza dei servizi, per acquisire i pareri necessari ad avviare il progetto, il procedimento entra nel vivo. Ancora orfano di una delegazione comunale il paese, che vede una costante crescita demografica in controtendenza con gli altri del comprensorio di Soverato, non è riuscito a stare al passo con l’aumento dei residenti che lamentano la carenza di servizi. Gli infiniti lavori per realizzare il restyling della delegazione comunale hanno fatto il resto, privando la frazione marina della sala consiliare, l’unico spazio in cui poter realizzare conferenze e pubblici incontri. Si focalizza l’attenzione allora sulla realizzazione di una sala polivalente. A finanziarla saranno Ministero dell’Istruzione e ministero dell’Economia e delle finanze con gli interventi previsti all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza con cui il Comune prevede la realizzazione del centro polifunzionale nel quartiere in cui oggi si collocano le scuole del paese. <<Il centro- spiega il sindaco Mario Miagliarese- sarà realizzato in via Pelaggi, ed a tal fine abbiamo provveduto, tramite il nostro Ufficio Tecnico, a predisporre gli atti propedeutici necessari per le finalità che ci siamo prefissate. Abbiamo indetto la conferenza dei servizi Per acquisire i pareri della soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per la Calabria, dell’amministrazione provinciale (per quanto di sua competenza) e del servizio di igiene e sanità pubblica. Entro 45 giorni avremo le risposte attese e subito dopo proseguiremo con l’iter necessario per arrivare ad appaltare i lavori>>. Il progetto prevede la realizzazione di uno spazio multivalente, che offra possibilità di aggregazione finalizzata alla prevenzione di situazioni di disagio attraverso proposte di socializzazione tra minori e di identificazione con figure adulte significative. Il nuovo centro si prefigge quindi di concretizzare interventi mirati alla crescita culturale ma anche attività sportive, ricreative, di supporto alla scuola, momenti di informazione, e formazione. Tutte attività per lo più assenti da anni in una situazione sociale che i soggetti educativi denunciano come preoccupante per i giovani, sopratutto per quelli che vivono all’interno di nuclei familiari prive di possibilità economiche che permettano l’accesso ai propri figli alle proposte private presenti nei centri limitrofi. Il risultato è stato più volte evidenziato nelle cronache locali, in un dato che si intende invertire con la realizzazione di luoghi e contenuti in un paese che ha evidente necessità di cambiare passo.