Realizzò il primo centro comunitario evangelico in Calabria, nel 1962 a Chiaravalle Centrale, sua città natale.
Giuseppe Pelaggi, è scomparso questa mattina a Vibo Valentia, nella clinica Villa dei Gerani dove era ricoverato da alcuni giorni a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Ministro di Culto della Chiesa Cristiana Evangelica “Assemblee di Dio in Italia”, era nato a Chiaravalle Centrale il 15 gennaio del 1926. Carattere forte e carismatico è stato un pastore che ha dedicato la sua vita alla predicazione, senza tralasciare azioni concrete di filantropia, solidarietà ed evangelizzazione, come la realizzazione di centri comunitari evangelici in tutta Italia, a cominciare dal primo in Calabria che fu da lui istituito nel 1962 a Chiaravalle Centrale.
Ma la concretezza della sua opera di evangelizzazione è legata soprattutto all’edificazione della Chiesa Evangelica di Vibo Valentia, che fu realizzata anche grazie alla professionalità del figlio architetto Torquato. Vibo Valentia era la città alla quale era particolarmente legato e dove ha vissuto e operato per gran parte della sua vita.
Formatosi grazie a tante e variegate esperienze di vita e lavorative, iniziò a lavorare come boscaiolo, per poi cimentarsi come ragioniere e commerciante d’uva. Al termine del servizio di leva si trasferì in Francia dove lavorò in una miniera di carbone, ma poi fece rientro nella sua Calabria dove sposò la sua amata Giovanna.
Si avvicinò, così, ad un piccolo gruppo di credenti e man mano crebbe in lui la vocazione per l’evangelizzazione che coltivò con serietà formandosi presso la Scuola Biblica di Roma. Terminata la formazione, proseguì l’attività pastorale nel catanzarese, aprendo e curando decine di chiese.
Non mancarono, però, accadimenti drammatici nella sua vita, come la morte di due figli, Angela -di soli vent’anni- e l’architetto Torquato, che però non affievolirono il suo spirito di servizio verso le comunità.
La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente le comunità evangeliche e il mondo civile, che lo ricordano con commozione e grande affetto.