In tutta la regione, su una popolazione scolastica di 228.733 alunni, 11.500 sono quelli portatori di un disturbo specifico dell’apprendimento e, di questi, soltanto 3600 circa sono in possesso di una certificazione specifica. La vicepresidente Giusy Princi parte da questo presupposto per presentare il progetto che coinvolgerà tutti gli istituti scolastici della regione in cui sarà attivato un progetto pilota nazionale per l’individuazione precoce e la presa in carico degli alunni Dsa, con disturbi specifici di apprendimento. “Con il presidente Roberto Occhiuto- spiega Giusy Princi- abbiamo previsto delle equipe dedicate a supporto di ogni istituto scolastico della Calabria consapevoli che i disturbi specifici di apprendimento scolastico (dislessia, disgrafia, discalculia), oltre ad essere rilevanti per le conseguenze socio-relazionali che comportano, sono anche molto frequenti nella nostra regione, dove su una popolazione scolastica complessiva (6-18 anni) di 228.733 alunni, 11.500 sono gli alunni portatori di un disturbo specifico dell’apprendimento e, di questi, soltanto 3600 circa sono in possesso di una certificazione specifica. Con un importante stanziamento di oltre 1 milione di euro in una prima fase a cui si aggiungeranno ulteriori 6 milioni di euro che abbiamo stanziato per i successivi 5 anni nell’ambito del progetto ‘Scuola e Sanità’, sono state potenziate le risorse professionali dei servizi sanitari territoriali con un imponente piano di assunzione (neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti, assistenti sociali). Sono, infatti, 74 le nuove professionalità contrattualizzate dalle Asp, di cui: 15 neuropsichiatri infantili, 28 psicologi, 28 logopedisti, 3 assistenti sociali. In ogni distretto Sanitario delle singole Asp (Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia), saranno attivate una o più equipe di supporto alle istituzioni scolastiche, formate da psicologo, logopedista e neuropsichiatra infantile, che attraverso un approccio multi-professionale garantiranno un percorso diagnostico e di presa in carico rapido degli studenti con percorsi di accesso facilitati ai servizi. Prossimamente – conclude la vicepresidente – saranno diramate apposite indicazioni rivolte alle istituzioni scolastiche, per illustrare le fasi operative del percorso, da condividere con le famiglie”.