Facciamo seguito all’articolo pubblicato sulle testate locali del consigliere comunale Paolo Mattia (che ringraziamo pubblicamente per la sua vicinanza e tempestiva presenza ogni qualvolta i sottoscritti ne abbiano avuto reale necessità) relativa all’approvazione di un progetto che prevede la costruzione di oltre 50 ville residenziali nel Comune di Montauro (zona torrente Franco) perchè sembra opportuno segnalare alcune osservazioni riguardanti la relazione tra lo sviluppo urbano e la qualità dell’ambiente che incide, più in generale, sulla qualità del vivere.
E’ in previsione la discussione in consiglio comunale di un progetto di un nuovo insediamento in destra del torrente Franco, che prevede circa 52 unità abitative, o meglio “strutture ricettive complementari alle attività turistiche – case vacanze”
L’area di cui si parla è in località Calalunga, dislocata tra la ferrovia e la zona Pietragrande, nella zona che proprio qualche giorno fa ha subito un incendio che per il pronto intervento dei VVFF non ha avuto conseguenze gravi. Su quest’ultimo punto,segnaliamo l’evidenza che i terreni privati evidentemente non sono oggetto di manutenzione con il conseguente aumento del rischio incendio. Sarebbe il caso che l’amministrazione imponga ai privati proprietari la manutenzione del verde, sia ai fini del decoro urbano sia per le implicazioni di sicurezza sanitaria ed antincendio.
Le considerazioni che si vogliono evidenziare riguardano la dotazione di infrastrutture delle zone in sviluppo visto che negli insediamenti già autorizzati, in corso o completati di recente, risultano non sempre sufficienti se non in alcuni casi inesistenti.
In questa sede non si vuole entrare nel dettaglio del progetto in esame del Consiglio Comunale, i cui componenti avranno certamente gli elementi per determinarne l’approvabilità, ma segnalare che in termini di strade, reti fognarie, adduzioni idriche, pubblica illuminazione, troppo spesso si lascia che i privati realizzino gli insediamenti senza che l’amministrazione preveda, in contemporanea o meglio in anticipo, il potenziamento della rete stradale e delle infrastrutture di cui si è dato cenno.
Risultato: vengono realizzati in tempi celeri fabbricati residenziali e case vacanze ma le strade limitrofe a tali insediamenti rimangono quelle originarie, che il più delle volte rimangono di natura privata e quindi per definizione non soggette ad intervento pubblico per l’infrastrutturazione. Quanto detto è rilevabile dal dedalo di stradine che collegano i vari edifici e ville nella zona di Calalunga, in alcuni casi cosi strette da impedire persino il transito dei mezzi per lo smaltimento dei rifiuti!.
Ulteriore questione rilevante è quella della rete idrica, che risulta essere già attualmente insufficiente a sostenere il carico delle persone nella stagione estiva, come evidenziato con i disservizi che costantemente si verificano nel mese di Agosto di ogni anno nella località Calalunga. Ci chiediamo se l’amministrazione comunale abbia in qualche modo pianificato il potenziamento della rete e dei serbatoi di collegamento con la rete idrica regionale, tenendo conto dell’ulteriore carico urbanistico derivante dalle nuove costruzioni.
Ci auguriamo quindi che l’Amministrazione, con lo stesso zelo con il quale approva le richieste di nuovi insediamenti (siano essi soggetti o meno a lottizzazione), rafforzi le richieste ai privati proponenti di cercare di migliorare per quanto possibile le aree pubbliche (vedasi cessione di aree per ampliamento delle strade) piuttosto che fermarsi al semplice versamento dell’obolo previsto per gli oneri di concessione che il più delle volte non consente all’Amministrazione pubblica la realizzazione delle opere di urbanizzazione.
Cosi’ come auspichiamo che l’amministrazione comunale sia piu’ vigile e intervenga prontamente in eventuali situazioni al limite della legalità relative (soprattutto nella zona marina) a mancati allacci alla rete fognaria e/o addirittura costruzioni difformi dalle relative licenze edilizie.
Ed infine, ci si chiede cosa abbia intenzione di fare l’amministrazione comunale con tutta l’area adiacente il lido San Leo che d’inverno è un ricettacolo di immondizia e sterpaglie e, solo a luglio inoltrato, viene ripulita alla meglio per consentire il parcheggio di decine e decine di auto. Vorremmo anche capire perché non ci si attiva per la bonifica di quella zona magarimediante la realizzazione di parcheggi e/o verde pubblico che la renderebbero piu’ accogliente visto che attualmente si trova nel degrado piu’ totale; vorremmo, altresì ,capire come mai non viene realizzato il prolungamento del lungomare anche su quella zone ed infine, cosa intenda fare il Comune per mettere in sicurezza tutta l’area che, lo si ricorda, ospita un torrente che d’inverno, soprattutto con i repentini cambi climatici, diventa seriamente pericoloso per l’incolumità di tutte le abitazioni circostanti.
Per il bene di tutti e per una migliore qualità del vivere in una zona tra le più belle della nostra Regione ci auguriamo, per i progetti futuri ma anche per quanto già esistente, che l’Amministrazione Comunale incida con maggior forza sul tessuto urbano, al fine di migliorarne la fruibilità da parte di tutti, residenti e turisti.
Non Comitato spontaneo residenti Calalunga