A Maida, nella frazione di Carrà, i Carabinieri hanno soccorso e salvato una “civetta”, rapace notturno, e una “tortora orientale dal collare”, entrambi i volatili appartengono a “specie protette”. Gli esemplari di piccole dimensioni, in evidente difficoltà, facevano fatica a volare, poiché avevano una delle ali spezzata, si trovavano ai margini della strada rischiando di farsi investire dalle macchine che passavano.
I Carabinieri, in servizio di perlustrazione accortisi della presenza dei volatili in difficoltà, si sono fermati prestando loro le prime cure. Successivamente, la civetta e la tortora, con la collaborazione dei Carabinieri Forestali del nucleo di Lamezia Terme, sono state affidate al Centro di Recupero Animali Selvatici C.R.A.S. di Catanzaro, dove verranno curate e osservate fino a quando non saranno guarite e pronte a spiccare nuovamente il volo.
L’episodio odierno oltre a confermare la costante presenza sul territorio delle pattuglie dell’Arma, ne sottolinea ulteriormente la grande sensibilità alle tematiche faunistiche ed ambientali, esaltando tra l’altro la cooperazione fra le diverse articolazioni dell’Istituzione.
Note di interesse.
La civetta è un rapace notturno della famiglia degli Strigidae, è lunga circa 23 cm, ha un’apertura alare di circa 55 cm e un peso che varia da 100 a poco più di 200 grammi. Ha forme tozze, capo largo e appiattito senza i ciuffi auricolari tipici del gufo, occhi gialli e zampe lunghe parzialmente rivestite di setole. La parte superiore è grigio-bruno macchiata di bianco, mentre in quella inferiore è prevalente il bianco, macchiato di brunola.
La tortora dal collare o tortora orientale è un uccello della famiglia Columbidae, originario dell’Asia, ma che nel XX secolo ha avuto una forte espansione in Europa. La taglia media è di 32 cm di lunghezza e 180 grammi di peso. Il suo colore è il grigio-rosso o caffellatte, leggermente più scuro sul dorso. Sul collo spicca uno stretto collarino nero. Di forme più slanciate rispetto al piccione domestico, è molto simile alla tortora selvatica. I sessi si assomigliano, ma i maschi sono più grandi.