I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, anche nel 2023 hanno condotto, su tutto il territorio calabrese e nazionale, una serie di azioni investigative, che hanno consentito non solo il recupero di diversi reperti archeologici, frutto di scavi clandestini, ma anche il sequestro di numerosi beni d’antiquariato, tra cui importanti dipinti commercializzati in Calabria e provenienti da furti in abitazione consumati in tutta Italia, nonché di diverse opere d’arte contemporanea false.
Particolarmente significativa è risultata l’attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Cosenza coordinati dalla Procura della Repubblica di Parma che ha avuto origine da un controllo teso a contrastare la commercializzazione illecita di opere d’arte, che ha consentito il recupero di un dipinto presso la manifestazione antiquariale denominata “Mercantinfiera 2023” tenutasi in Parma nell’ottobre del 2023. In uno stand espositivo è stato individuato un dipinto olio su tela risalente alla fine del sec. XVII, raffigurante “Cristo in croce”. Il dipinto, risultava essere stato asportato nel 2015, durante un furto perpetrato presso un’abitazione privata della provincia di Benevento. Con la collaborazione del denunciante, si riusciva a confermare la provenienza furtiva del dipinto in argomento che, pertanto, veniva sequestrato d’iniziativa. L’ A.G. di Parma, condividendo le risultanze investigative raccolte convalidava il sequestro operato d’iniziativa da questo Nucleo disponendo successivamente il dissequestro e la restituzione del bene al legittimo proprietario.
Il Nucleo di Cosenza ha proseguito, anche nel 2023, con una incisiva attività di prevenzione che, associata ad una collaterale e costante attività repressiva, ha consentito di contrastare, in modo efficace, le varie forme di aggressioni criminali poste in atto nei confronti del patrimonio culturale locale regionale, anche grazie ai segnali positivi registrati a seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 22 del 22 marzo 2022 – con modifiche alle disposizioni penali in materia di tutela del patrimonio culturale attualmente contenute prevalentemente nel Codice dei Beni Culturali (D.lgs. 42/2004) e integrando il Codice Penale con 17 nuovi articoli (da 518-bis a 518-undevicies).
In merito alle attività condotte, si riportano, di seguito, i risultati ottenuti:
- nr. 1 persona arrestata in flagranza di reato;
- nr. 50 persone deferite in stato di libertà, alle Autorità Giudiziarie, di cui 21 per reati contro il paesaggio;
- nr. 9 beni antiquariali recuperati;
- nr. 2.939 reperti archeologici recuperati;
- nr. 26 opere pittoriche false sequestrate;
- nr. 4 opere d’antiquariato false sequestrate;
- nr. 76 controlli ad aree archeologiche finalizzati a prevenire le attività di scavo clandestino;
- nr. 51 controlli ad aree paesaggistiche e monumentali finalizzati a prevenire abusi edilizi;
- nr. 35 controlli ad attività antiquariali, fiere e mercatini di settore finalizzati a prevenire i reati di ricettazione e riciclaggio;
- nr. 228 beni culturali sottoposti ad accertamenti fotografici.