Ville e giardini fronte Mare realizzati occupando abusivamente spazi demaniali. La guardia costiera torna ad attenzionare il Basso Ionio e dopo il caso Caminia scoppia il caso Montepaone.
Sono oltre una decina le porzioni di terreni, giardini e spazi esterni sequestrati lungo tutto il lungomare di in cui fanno capolino i sigilli che riportano i provvedimenti emanati in diverse date dal tribunale di Catanzaro, che vanno dal mese di marzo a quello di maggio scorso. E sembra ancora che ce ne siano tanti altri da apporre.
Le ordinanze fanno capolino sul lungomare in cui i nastri bianchi e rossi raccontano dell’operazione ancora in atto. L’intento è di ripristinare la legalità in un tratto di costa in cui per anni è stata un’usanza comune occupare spazi demaniali per realizzare progetti privati. “Non è possibile concedere spazi demaniali ai privati- commenta il sindaco Mario Migliarese- abbiamo nei mesi scorsi emanato delle ordinanze di demolizioni che non sono state ottemperate”. Le attenzioni dei militari si presume possano spostarsi anche lungo gli altri comuni della costa seguendo una mappa che ben disegna una linea demaniale poco rispettata. Progetti che per anni hanno ritardato i progetti dei lungomare che sono stati realizzati seguendo espropri bonariamente concordati, per non imbrigliare le ambizioni dei comuni in lunghi procedimenti amministrativi, spesso minacciati dai proprietari delle abitazioni costiere.
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