Con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza di metà legislatura, nella seduta odierna del consiglio regionale si discuteva, come secondo punto dell’ordine del giorno, la riconferma o meno dell’attuale Presidente.
E come da pronostici, alla presenza del presidente di regione Roberto Occhiuto, su 29 votanti, con 26 voti favorevoli e 6 schede bianche, Filippo Mancuso (Lega per Salvini) è stato riconfermato Presidente del Consiglio regionale.
La votazione anticipata è stata ritenuta opportuna per evitare l’ingorgo elettorale che si sarebbe creato alla luce dell’Election Day stabilito dal decreto del Consiglio dei ministri del 25 gennaio scorso, che ha accorpato le elezioni europee e amministrative per sabato 8 e domenica 9 giugno.
“Vi ringrazio per la fiducia che mi avete espresso, riconfermandomi nella funzione di presidente del Consiglio regionale – queste le prime parole di Filippo Mancuso. Spero, ancora una volta, di meritarmela, esercitando la funzione con il dovuto rispetto dello Statuto, del Regolamento e delle prerogative dei consiglieri, di maggioranza e di opposizione.
Nel quadro del pluralismo istituzionale, che vede presenti in quest’Aula le diverse opzioni politiche in rappresentanza del popolo calabrese, ribadisco l’auspicio che – pur nelle differenze di ruolo assegnateci dall’elettorato – perlomeno sulle questioni più delicate, il Consiglio regionale possa sempre più pervenire a una condivisione delle scelte legislative e amministrative volte a migliorare la qualità della vita delle nostre comunità”.
Il riconfermato presidente del consiglio ha poi proseguito: “Consapevoli che la congiuntura nazionale e internazionale presenta criticità influenzate anche dai mutamenti geopolitici internazionali e dalle accelerate trasformazioni biotecnologiche che impattano – a partire dall’Intelligenza Artificiale – sul mercato del lavoro, ritengo che a tutti noi sia richiesto un supplemento d’impegno che ci deve vedere uniti, per dare alla Calabria gli strumenti con cui fronteggiare le sfide del nostro tempo.
In questa direzione, questa presidenza seguiterà ad agevolare la sinergia fra il Consiglio e la giunta regionale che ci ha finora consentito di approvare leggi importanti e riforme di sistema, alcune attese da decenni. Al contempo, questa Presidenza seguiterà a concepire un Consiglio regionale che, in aderenza agli interessi generali, discute, approfondisce, coinvolge le istanze sociali e culturali della Calabria, e soprattutto decide.
Sapendo che i calabresi ci guardano e che da noi tutti, maggioranza e opposizione, si aspettano provvedimenti concreti e tempestivi, per rendere la Calabria più moderna, più vigile circa i bisogni del mondo produttivo e delle categorie sociali più svantaggiate, più attrezzata digitalmente, più attenta alla transizione ecologica e più competitiva”.
“Il 2024 prospetta più impegni elettorali: dal voto in 5 Regioni e 3700 Comuni tra cui 6 capoluoghi, al voto per il Parlamento europeo di giugno, ma questo Consiglio regionale, com’è stato nei due anni precedenti, grazie all’apporto di tutti noi, non tralascerà di fare tutto ciò che gli compete per stare sempre dalla parte dei calabresi.
Nei primi due anni, ci si è concentrati nell’azione di recupero del protagonismo della Regione. Per questa seconda parte della legislatura, il proposito è di raccogliere i frutti di quanto seminato e di continuare ad affiancare al dinamismo del presidente Occhiuto, l’azione innovativa e incalzante del Consiglio regionale”.
Mancuso ha infine concluso: “Ritengo che l’Ente Regione abbia fatto tanto, per saldare i punti di forza del patrimonio identitario della Calabria con le dinamiche in atto nel Paese e in Europa. E che tuttavia ci sia ancora molto da fare, anche per riavvicinare i cittadini alla politica, attraverso il coinvolgimento della società civile nelle scelte della Regione.
Ritengo altresì fondamentale, nell’azione di modernizzazione del sistema Calabria, la partecipazione attiva dei cittadini, perché le iniziative della politica e delle Istituzioni calabresi possono essere più efficaci, se sostenute da una comunità coesa, laboriosa e solidale, pronta a mobilitare tutte le sue migliori energie, per costruire – nel rispetto della legalità e del bene comune – il proprio futuro”.