A Cosenza è per eccellenza il piatto della vigilia dell’Immacolata, ma a vincere il premio per il “miglior culluriellu contemporaneo” è un montepaonese doc. É Nico Casadonte a convincere la giuria del “Culluriellu Contest”, l’iniziativa organizzata da “Slow Food Italia”e il birrificio “à Magara” eccellenza sul territorio di Nocera Terinese, con un’originale ricetta che innova un piatto di cui da sempre i cosentini sono considerati depositari della tradizione. Pasta lievitata fritta preparata con acqua e farina, nelle case dei calabresi i Cullurielli o cuddrurieddri vengono preparati anche con l’aggiunta di patate per rendere l’impasto più soffice. Casadonte, partendo dalla tradizione, ha proposto alla giuria una ricetta che prevede 24 ore di lievitazione e l’aggiunta di fiori di sambuco per aromatizzare l’impasto. Ideale da accompagnare con un aperitivo e da mettere in tavola come antipasto, il piatto è stato scelto per un contest nato con l’obiettivo di sviluppare e far conoscere la buona gastronomia del territorio.
La giuria composta da Angela Sposato di Slow Food Italia ed esperta di gastronomia regionale, Eugenio Furia giornalista e collaboratore di Repubblica e Slow Wine, Guglielmo Gigliotti, ingegnere e food writer, ha conferito un premio anche a Franco Roppo Valente originario di Cleto per il “miglior culluriellu classico” e una menzione speciale ad Angela Leo di Colosimi.