Dalla Calabria alla Svizzera e ritorno, un viaggio che unisce due mondi, per un interessante scambio culturale e imprenditoriale. Gli scenari di riferimenti sono Risch e Amaroni, teatro di importanti incontri tra “eco-contadini” calabresi, da una parte, e aziende elvetiche potenzialmente interessate all’import dei prodotti agroalimentari di qualità “made in Italy”, dall’altra. La regia di questa meritoria iniziativa, unica nel suo genere, porta la firma di un noto giornalista enogastronomico di Catanzaro, Domenico Cosentino: una vita spesa in Svizzera nel mondo del lavoro e un legame che trascende i confini, sempre forte, con la sua terra d’origine, la Calabria. Dopo aver organizzato eventi a Zurigo, a Lucerna, a Risch e nella frazione di Reutkreuz, con stand e degustazioni, sulla spinta di un gemellaggio ventennale con il comune di Amaroni, a ottobre si replicherà in provincia di Catanzaro, dove si apriranno le porte agli ospiti in arrivo dai cantoni elvetici.
A Risch e Rotkreuz hanno fatto tappa gli “eco-contadini” calabresi guidati da Giuseppe Bova e una delegazione amaronese capeggiata dal sindaco Luigi Ruggiero. Ma chi sono gli “eco-contadini” calabresi? “Persone che s’impegnano per un’agricoltura sostenibile, per il cibo sano e per una vita legata ai ritmi della natura. Sono proprietari di terreni coltivati senza pesticidi, secondo i dettami dell’agricoltura biologica” la descrizione fornita da Domenico Cosentino.
Questo scambio non è solo un incontro di sapori e tradizioni; è un impegno per la crescita sociale ed economica della Calabria. È un progetto che “nasce dal basso”, con l’obiettivo di creare lavoro e occupazione al Sud “riscattando” il sacrificio dei tanti emigrati che hanno contribuito alla ricchezza di altre nazioni europee. “No all’impoverimento della nostra terra calabrese”. Un messaggio che oggi riecheggia ben oltre le verdi colline di Amaroni.