Il Premio Nazionale di arte contemporanea “ChiaravalleArte” non è solo un “evento” circoscritto nel perimetro di una semplice mostra. Vuole essere, e di fatto lo è, una celebrazione della cultura e del territorio. Quest’anno la manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, sta brillando in tre aspetti fondamentali.
Innanzitutto, la qualità delle opere. Il premio mette in luce la straordinaria varietà e ricchezza interpretativa della scena artistica nazionale. Le opere in concorso sono la testimonianza della vivacità e dell’innovazione che caratterizzano l’arte contemporanea italiana. Ogni opera racconta una storia, esprime un’emozione e riflette una visione unica del mondo, rendendo la mostra un viaggio affascinante attraverso la creatività.
In secondo luogo, la qualità culturale dell’evento. Oltre alla mera esposizione, “ChiaravalleArte” si distingue come catalizzatore di idee, riflessioni, incontri e confronti. L’evento offre tanti spazi di dialogo e di scambio, permettendo agli artisti (come ha fatto lo street artist Salvatore Sart), ai critici, ai curatori e al pubblico di interagire e di arricchirsi reciprocamente. La presenza di figure di spicco come il direttore artistico Nicola De Luca, il sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello, il gallerista Vincenzo Le Pera, la storica e critica dell’arte Lara Caccia ha elevato il livello del dibattito e ha reso l’evento un crocevia di pensiero e cambiamento. Menzione speciale all’associazione Makròs che, con una sua audace installazione multimediale, ha saputo fondere sperimentazione e creatività in maniera magistrale.
Infine, non bisogna dimenticare la ricaduta attrattiva per la città ospitante: Chiaravalle Centrale, con la sua storia, le sue tradizioni, è stata positivamente proiettata sui media regionali e nazionali grazie a “ChiaravalleArte”. Il Premio nazionale ha, quindi, dimostrato come l’arte possa essere un potente strumento di marketing territoriale, soprattutto se usata per valorizzare le peculiarità dei borghi dell’entroterra. Lontana dagli stereotipi di luogo periferico e di abbandono, la città di Chiaravalle emerge come comunità vivace, dinamica, ricca di cultura e di valore.
In conclusione, “ChiaravalleArte” è un esempio di come l’arte e la cultura possano essere veicoli di crescita, innovazione e riscoperta territoriale. Un modello di passione, dedizione e visione. Ciò che serve per trasformare un “evento” in un fenomeno culturale di risonanza nazionale. La mostra delle opere in concorso è visitabile ogni giorno dalle 18 alle 23 nei locali del Liceo Scientifico di Piazza Calvario.
Francesco Pungitore