La coperta è sempre troppo corta e, a causa della grave carenza di personale, l’Asp rimescola le carte tentando di coprire i servizi. Questa volta a creare problemi sono gli accessi telefonici alla struttura ospedaliera di Lamezia che verranno risolti dirottando le chiamate nei giorni festivi e nei turni notturni nell’ospedale di Soverato. Una soluzione temporanea (nelle more di trovare personale in grado di ripristinare il servizio, che l’Asp cerca attraverso una manifestazione di interesse che scadrà tra 10 giorni) che non convince nessuno né i reparti lametini convinti che la mancanza di conoscenza da parte degli operatori soveratesi della realtà del Giovanni Paolo II possa creare solo disagi, né gli operatori dell’ospedale del Basso Ionio che dal canto loro soffrono una situazione al limite con la soppressione di servizi essenziali per la carenza di personale medico e infermieristico e che dalla fusione con la realtà lametina non sembrano essere riusciti a trovare nessun sostegno ma , al contrario, un aggravio del carico di lavoro nell’espletamento dei propri servizi.