Una storia di diritti negati quella che arriva da Montepaone da cui si tornano a denunciare le gravissime carenze dell’azienda sanitaria provinciale. Un calvario che si aggiunge a quello di una gravissima patologia, quello di un uomo a cui è stata riconosciuta una disabilità del 100% e che da quasi due mesi attende l’arrivo dei particolari alimenti di cui può nutrirsi. A renderla nota la propria moglie che dal 25 settembre cerca invano di far valere il diritto di poterli reperire dalla farmacia territoriale della città di Soverato che da tempo ha problemi di approvvigionamento, anche di alcuni farmaci salvavita.
“Da tempo mio marito- spiega la moglie – è affetto da parkinsonismo atipico e per questo gli è stata riconosciuta una invalidità al 100%. Si alimenta esclusivamente con delle specifiche pappe che vengono prescritte dai nutrizionisti dell’azienda sanitaria che lo hanno in cura, all’interno di specifici piani terapeutici. Parliamo di alimenti salvavita che vengono somministrati con una siringa al lato della bocca e di acqua gelificata, gli unici che possono alimentare efficacemente e con il giusto apporto nutrizionale una persona con grave disfagia.
A fornirli in convenzione con il servizio sanitario nazionale sono le farmacie territoriali, ma quella di Soverato da molti mesi a questa parte ha problemi di approvvigionamento. Nell’ultimo anno si stanno verificando delle situazioni scandalose e in prima persona abbiamo testato che dal 25 settembre a oggi non sono mai stati forniti i farmaci, richiesti a giorni alterni. Veniamo continuamente rimandati con giustificazioni varie legate a gare d’appalto, a blocchi vari, ad attese di cui non si chiarisce il motivo. Di fatto soltanto due giorni fa, dopo un mese e mezzo, siamo riusciti a ottenere solo l’acqua gelificata, ma non il preparato alimentare. Potrebbe essere acquistato privatamente al costo non indifferente però di 35 euro al giorno. Per cercare di temporeggiare sono io a preparare delle pappe liquide che, però, non possono avere l’aggiunta di integratori che rendono più completo l’apporto alimentare con tutti i valori nutrizionali di cui mio marito ha bisogno. A questo si aggiungono le condizioni strutturali- continua il racconto- di una farmacia territoriale che si trova all’interno di locali angusti, di pochi metri quadrati, troppo caldi d’estate e freddi d’inverno e con condizioni igieniche che potrebbero essere migliori”.


