Ancora sanità in primo piano, a scendere in campo per chiedere la difesa dei presidi del Basso Ionio è ancora una volta il sindacato Nursind che evidenzia i rischi e le anomalie nelle ultime decisioni prese dalla direzione generale di cui si chiede conto.
“Il 3 aprile abbiamo preso contezza-scrive il segretario regionale Vincenzo Marrari- di quanto operato dalla Direzione generale: è stato disposto, con effetto immediato, lo spostamento di una unità OSS dal reparto di medicina del P.O. di Soverato alla struttura “Casa della Salute” di Chiaravalle Centrale. Se da un lato è condivisibile la scelta stante la mancanza di personale OSS nel suddetto polo sanitario, di converso, non appare condivisibile, la riorganizzazione adoperata nel reparto di medicina attraverso lo spostamento, in favore di detto reparto, di due OSS provenienti dal reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Detta scelta, infatti, seppur apparentemente corretta, sarebbe giustificata dalla mancanza di guardie notturne specialistiche nel fine settimana (fattualmente mancano urgenze e ricoveri) ma, tuttavia, a discapito del reparto stesso di Ostetricia e Ginecologia.
Più precisamente, ed attualmente, in Ostetricia, ci sono solo tre specialisti che, purtroppo, non riescono a garantire la copertura totale di reperibilità, dovendo rispettare questi, da contratto, il numero massimo di dieci reperibilità mensili. Ulteriormente, non si comprende quale sia stato il criterio adottato ‘di spostamento’ delle due unità OSS nel reparto di medicina (precisando ad oggi che in organico sono presenti 10 unità OSS), quando, diversamente, reparti della c.d. ‘porta accanto’, sono sprovvisti di personale OSS come in ultimo il blocco operatorio del P.O. di Soverato (solo pochi giorni fa fiore all’occhiello per il comprensorio).
È a tal proposito che, al fine di tutelare il continuo demansionamento del personale infermieristico nonché la carenza di personale OSS, Nursind anche e soprattutto a tutela di reparti come quello di pronto soccorso (stante l’imminente arrivo del periodo estivo il quale registra un numero di accessi esponenziali) provvederà ad intraprendere un’opportuna tutela legale, resasi, oramai, necessaria, urgente e non più differibile”. La richiesta è di un confronto per trovare una soluzione.
“ chiediamo- continua il segretario- una soluzione concreta e fattiva di utilizzo adeguato ed omogeneo del personale OSS ed in favore, soprattutto, di quelle strutture che, purtroppo, ne hanno realmente la necessità. Si denuncia sin da ora che, lo spostamento delle due unità OSS dal reparto di Ostetricia e Ginecologia, in favore del reparto di medicina, ha comportato difficoltà di redazione della turnistica: oggi il reparto conta tre OSS e sette infermieri risultando impossibile redigere in modo adeguato i turni anche in considerazione dei beneficiari ex Lege 104 nonché prescrizioni del medico competente. A ciò si aggiunga che, a breve, resterà una sola unità ostetrica e ciò in quanto, la stessa, verrà posta in quiescenza da lavoro”.
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