Giro di vite de carabinieri della compagnia di Soverato per fornire risposte concrete alla richiesta di risoluzione dei casi di microcriminalità segnalati in tutto il comprensorio. Furti e rapine avevano messo in apprensione un territorio in cui sono stati rinforzati i controlli e le presenze del personale militare, che hanno portato a due arresti in poco più di 24 ore per due distinti furti avvenuti a Soverato e Isca sullo Ionio.
A finire nei guai un 37 enne originario di Soverato e un 33 enne originario della provincia di Novara. Nella giornata di Ferragosto il primo aveva tentato di introdursi in un’abitazione di Isca marina intorno alle 4 del mattino. Non aveva però fatto i conti con la presenza di una pattuglia dei carabinieri, coordinati dal capitano Marco Colì, che lo hanno sorpreso mentre scavalcava il muretto della veranda dell’abitazione in cui si era illecitamente introdotto spalleggiato da un complice. Immediato l’intervento dei militari che lo hanno trovato in possesso di un passamontagna e di una torcia led. L’uomo ha in parte ammesso l’illecito, spiegando di essersi recato nell’abitazione della vittima nel tentativo di rinvenire denaro in contanti per appianare le proprie difficoltà economiche, rendendosi disponibile a risarcire i danni. Per lui è scattato l’arresto con la misura cautelare dei domiciliari.
Scenario diverso, ma intenti simili, per l’uomo di origini piemontesi arrestato alle 7.00 del mattino successivo a Soverato a seguito di una richiesta di aiuto inoltrata ai carabinieri da parte di due ragazze minorenni. Si erano recate sulla spiaggia con l’intento di scattare alcune foto. É lì che un uomo originario della provincia di Novara è entrato in azione. Ha sottratto alle due giovani gli zainetti e gli effetti personali dandosi alla fuga. Le due ragazze, dopo aver allertato i carabinieri, hanno tentato di inseguire il ladro aiutate da altre persone che con loro si sono inoltrate nella pineta di località Corvo. Il gruppo all’arrivo dei carabinieri ha indicato l’uomo in fuga che, per tentare di allontanarsi dalle forze dell’ordine si è gettato in mare. Inutili le richieste di tornare a riva rivolte al 33 enne piemontese che ha continuato a nuotare verso il torrente Ancinale. A dare un supporto ai carabinieri il personale della Guardia Costiera che, a bordo di un’imbarcazione, ha raggiunto il giovane riportandolo a riva. Qui i militari hanno accertato la disponibilità dell’uomo di una roulotte senza targa, posizionata poco distante dal luogo del furto e in prossimità della pineta dove si era brevemente nascosto prima di tentare la fuga in mare. La perquisizione realizzata all’interno del mezzo ha permesso di rinvenire dentro un lavandino del bagno, sotto uno straccio, la somma di denaro in contanti, i due zainetti delle vittime del furto, i loro documenti e la macchina fotografica. A mitigare la posizione del giovane l’occasionalità dell’episodio e la mancanza di precedenti penali che gli hanno permesso di evitare l’applicazione di misure cautelari. Per il fatto commesso il 33enne sarà giudicato con il rito per direttissima.