Si riaccende la questione legata alla proroga delle concessioni demaniali a Soverato, ancora una volta sotto esame dai giudici amministrativi del Tar Calabria.
La giunta proroga al 2027, ma il provvedimento viene ancora una volta impugnato dalla consigliera Azzurra Ranieri che, in qualità di rappresentante di tre società private, chiede al Tar la sospensiva e l’annullamento del provvedimento che estende agli attuali concessionari la possibilità di mantenere le proprie attività per il prossimo biennio.
Per i ricorrenti ci sarebbero diversi profili di illegittimità nel provvedimento adottato dall’esecutivo a partire dall’organo che l’ha emanato: “non doveva essere di competenza della giunta- si contesta- bensì del dirigente di settore”.
Il ricorso solleva poi questioni relative alla “violazione della direttiva europea, eccesso di potere, travisamento dei fatti, illogicità e disparità di trattamento” ripercorrendo quanto già evidenziato nel ricorso dello scorso anno su cui si era espresso il Tribunale amministrativo.
“Giova sottolineare”, affermano i legali di Ranieri, “che, secondo la precedente sentenza del Tar, è pienamente riconosciuta la legittimazione e l’interesse delle ricorrenti, non sussistendo alcuna inammissibilità riguardo all’atto di indirizzo emanato dalla Giunta”. Un aspetto centrale nella denuncia di un provvedimento che, secondo il ricorso, ha un “contenuto decisorio”.
Contestazioni alla Giunta Comunale
A motivare la proroga, per la giunta sarebbe intervenuto un indirizzo governativo in un provvedimento che, però, per i ricorrenti si palesa come in aperto contrasto con la direttiva europea e che, per questo, non doveva essere adottato. “Sebbene non si riesca a comprendere appieno il ragionamento della Giunta,” si legge nel ricorso, “l’amministrazione era tenuta a disapplicare la normativa nazionale per non ostacolare quella euro-unitaria”. I legali di Ranieri evidenziano anche che la proroga consente ai concessionari attuali di eseguire opere di manutenzione e miglioramento, prolungando così un affidamento che, a loro avviso, non è giustificato poiché i concessionari non possiedono “alcun diritto” su tali concessioni.
Richiesta di Annullamento e Sospensiva
Il ricorso non si limita a chiedere l’annullamento della delibera e si presenta anche la richiesta di una sospensiva per tutelare gli interessi delle ditte che avrebbero potuto concorrere per le concessioni.
La palla passa ora ai giudici amministrativi la cui decisione potrebbe avere un impatto significativo non solo per Soverato, ma anche per altre località costiere in tutta Italia che si trovano ad affrontare questioni simili.
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