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Sequestri sul demanio a Montepaone, il comitato dei proprietari: “siamo stati in regola fin quando la competenza non è passata al Comune”

Il Comune di Montepaone avrebbe le sue responsabilità nella vicenda che ha portato al sequestro di decine di porzioni di giardini e spazi privati fronte mare (leggi qui la notizia). I proprietari degli appartamenti e delle villette destinatari dei provvedimenti scaturiti da un’indagine della guardia costiera di Soverato, si costituiscono in un comitato e si difendono dalle accuse ricevute. 

“Le aree demaniali- spiega nel dettaglio il comitato- sono state concesse dalla Capitaneria di Porto (di Crotone prima e di Soverato poi) a partire dal 1969, 1970. Ciascun proprietario ha ottenuto la concessione demaniale annuale, rinnovabile annualmente, in una data diversa nell’arco di questi decenni. Si è provveduto al pagamento della quota annuale, con regolarità, finché la gestione e l’amministrazione di dette aree era di competenza della Capitaneria di Porto. Dal momento in cui la gestione è stata trasferita alle amministrazioni comunali territorialmente competenti, la continuità di notifica, la relativa autorizzazione alla concessione e ai pagamenti dei canoni, sono stati totalmente disattesi. Da parte dei proprietari sono stati sottoposti numerosi solleciti agli uffici comunali competenti, sia in maniera informale che attraverso PEC, senza tuttavia ricevere alcun riscontro, ma solo vaghe rassicurazioni sulla risoluzione del problema. La stessa amministrazione comunale- sottolineano i proprietari- ha provveduto ad eseguire lavori di pavimentazione e di arredo del lungomare, senza modificare i limiti delle aree demaniali date in concessione, anzi adattando il progetto di fattibilità in ragione della situazione paesaggistica già consolidata e, in alcuni casi, realizzando migliorie mettendo anche in opera muretti di cinta e relativi cancelli di accesso. In ragione di questo realistico scenario, è ragionevole pensare, che l’amministrazione comunale aveva preso atto che le aree demaniali date in concessione, a suo tempo, di fatto venivano confermate; si trattava solo di definire i canoni e le modalità dei pagamenti lasciando inalterate le suddette aree demaniali già adibite a giardini da parte dei proprietari concessionari. Ecco perché dissentiamo fermamente sulle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Mario Migliarese in quanto le stesse risultano inesatte e non rispondenti alla realtà dei fatti avvenuti. © RIPRODUZIONE RISERVATA 

Leggi anche: Giardini abusivi fronte mare: a Montepaone scoppia il caso degli abusi sul demanio

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