Domani, 17 agosto, alle ore 18.30, Nicola Gratteri, dal 2023 Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, tornerà nella “sua” Calabria per raccontare le sfide della lotta alla mafia nel terzo millennio. L’occasione sarà la presentazione del suo ultimo libro, “Il Grifone” (Mondadori), presso gli spazi storici di Palazzo Zizzi, a Montauro, in provincia di Catanzaro.
L’evento si inserisce nel contesto della terza edizione della manifestazione antimafia “Però parlatene…”, un appuntamento che da tre anni anima l’estate montaurese, ispirato alle parole del magistrato Paolo Borsellino: “Parlate di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”.
Nel corso dell’incontro, Gratteri dialogherà con il giornalista Francesco Pungitore, con l’introduzione dei saluti istituzionali del sindaco Giancarlo Cerullo, dell’assessore comunale Leo Aiello e del consigliere comunale Antonio Schiavone. L’evento rappresenta un momento di riflessione profonda sulle dinamiche criminali, sociali, culturali, imprenditoriali e finanziarie che caratterizzano l’evoluzione delle cosche mafiose, con particolare attenzione al loro crescente radicamento nello spazio cibernetico.
“Il Grifone”, scritto insieme al noto docente e storico Antonio Nicaso, spiega in particolare come la tecnologia stia trasformando la ‘ndrangheta, una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo. Con un linguaggio incisivo e supportato da una vasta documentazione, Gratteri e Nicaso mostrano come la mafia calabrese stia sfruttando le potenzialità del mondo digitale per espandere il proprio potere e influenzare ogni angolo del pianeta, dal traffico di droga al riciclaggio di denaro, dalle criptovalute al gioco d’azzardo online.
Il libro, articolato in dieci capitoli, spazia dall’uso delle tecnologie high-tech e dei social media, fino all’intelligenza artificiale. Gratteri e Nicaso descrivono una ‘ndrangheta che non si serve più solo di metodi violenti, ma che evolve in un’entità capace di muoversi agilmente tra le pieghe più oscure del web, utilizzando strumenti sofisticati come le comunicazioni criptate e le monete digitali per sfuggire ai controlli delle autorità.
Un’analisi approfondita che mette in luce come questa trasformazione rappresenti una sfida senza precedenti per le forze dell’ordine, chiamate a confrontarsi con una criminalità sempre più globalizzata e tecnologicamente avanzata. “Il Grifone” è dunque non solo un atto d’accusa contro la mafia, ma anche un appello alla società civile e alle istituzioni affinché comprendano l’urgenza di nuove strategie di contrasto, in un mondo in cui la linea tra legalità e illegalità diventa sempre più sottile.
Domani, Montauro sarà il palcoscenico di una riflessione necessaria su come la ‘ndrangheta, in particolare, e le mafie, più in generale, stiano ridefinendo se stesse e i propri confini, in un dialogo che si preannuncia ricco di spunti e di consapevolezza, nel segno dell’impegno antimafia che Nicola Gratteri ha portato avanti per tutta la sua carriera. L’invito, come ricordato dal titolo della manifestazione, è uno solo: parlarne, sempre e ovunque, per non lasciare che l’indifferenza prevalga.