Moses Omogo Chidiebere, arrestato il 21 gennaio scorso con la moglie Rosa Vespa per il rapimento della piccola Sofia nella clinica Sacro Cuore di Cosenza, è tornato in libertà.
Questa mattina c’è stato l’interrogatorio di garanzia nei confronti dei due, durato circa 3 ore. I coniugi non si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e hanno risposto a tutte le domande del gip.
Durante l’udienza la donna Rosa Vespa si sarebbe addossata le responsabilità, dichiarando che il marito fosse all’oscuro di tutto, anche della finta gravidanza.
Così al termine dell’udienza il gip ha disposto l’immediata scarcerazione di Moses, che ha già lasciato il carcere di Castrovillari, dov’era detenuto.
«Il mio assistito – ha detto il suo difensore, Gianluca Garritano – è stato creduto totalmente perché lui stesso ha ritenuto credibile la gravidanza portata avanti dalla moglie. Ci sono anche delle foto che ritraggono Moses mentre bacia la pancia della moglie». «Rosa Vespa – ha aggiunto l’avvocato Garritano – aveva un pancione credibile che la faceva sembrare incinta. Ha mostrato al marito anche una lettera di dimissioni dalla clinica».
In cella resta ora solo la 51enne.