Sulla morte di Simona Cinà arrivano le precisazioni della procura di Termini Imerese:
“Alla luce delle informazioni che- scrive il procuratore Lorenza Turnaturi- nel giro di poco più di 48 ore dal decesso di CINÀ Simona, sono state divulgate da più testate giornalistiche , questa Procura ritiene di effettuare alcune doverose precisazioni.
Il corpo della giovane ragazza è stato rinvenuto da alcuni degli ultimi partecipanti ancora presenti alla
festa intorno alle ore 4.00: lo stesso si trovava esanime sul fondo della piscina, in un angolo distante,
e dotato di scarsa illuminazione, rispetto alla zona ove erano collocati bar, consolle musicale e i servizi
igienici. per quanto appreso, a seguito del rinvenimento , almeno due ragazzi si sono immediatamente
tuffati nella piscina ed hanno recuperato il corpo della ventenne, praticando le manovre di rianimazione salvavita in attesa dell’arrivo dei soccorritori.
Arrivato sul posto, il personale del 118 ha provato a rianimare la ragazza, purtroppo invano, non
potendo fare altro che constatare il decesso della stessa alle ore 5.00.
Giunti altresi sul posto, dapprima le forze dell’ordine della Compagnia Carabinieri di Bagheria –
coadiuvate da personale del Nucleo Investigativo di Monreale -, e successivamente il magistrato di
turno, sono stati svolti i primi accertamenti, consistiti nel rilevi necessari a fotografare lo stato del
luoghi, nei sequestri ritenuti utili, nonché è stato avvisato il medico legale di turno per lo svolgimento
della richiesta ispezione cadaverica esterna (all’esito della quale è stata immediatamente disposta
l’autopsia al fine di accertare le cause del decesso).
È doveroso, tuttavia, rettificare alcune informazioni che sono circolate e sono state diffuse dalla
Stampa.
Innanzitutto, i vestiti di Simona CIN non sono stati trovati dai familiari in quanto sottoposti a
sequestro e, di conseguenza, sono attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria per il
compimento dei successivi atti di indagine.
Nell’immediatezza dei fatti, si è provveduto ad identificare e a sentire tutti i soggetti ancora presenti
all’interno della villa al momento dell’arrivo dei Carabinieri: tutti coloro i quali sono stati sentiti, in
qualità di persone informate sui fatti, hanno avuto un comportamento collaborativo, mettendosi da
subito a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Infine, si deve specificare la assoluta infondatezza dell’informazione relativa al mancato
rinvenimento, sui bordi e nella zona adiacente alla piscina, di oggetti (bottiglie, bicchieri, piatti ecc.)
che lasciassero ritenere che in quel luogo si era tenuta una festa. In detti luoghi – e, in particolare, nei
pressi del bancone adibito a bar – sono stati rinvenuti, tra l’altro, bicchieri e bottiglie di alcolici, come
debitamente documentato; ciò a riprova di quanto affermato dai vari partecipanti sin dalle prime
battute.
Anche il predetto materiale è stato posto sotto sequestro, così come ogni altro oggetto presente sulla
scena ed utile a fini investigativi.
Allo stato, dunque, non vi sono elementi in ragione dei quali ipotizzare che taluno abbia alterato la
zona ove sono accaduti i fatti, facendo scomparire oggetti; anche tale circostanza, in ogni caso, sarà
oggetto di ulteriori approfondimenti.
In conclusione, e in attesa del prossimo svolgimento dell’esame autoptico, questo Ufficio auspica
pertanto che non vengano più diffuse informazioni non veritiere in relazione al decesso di una giovane
donna, così da poter rivolgere energie e risorse esclusivamente ad assicurare alla famiglia
l’accertamento dell’esatta dinamica dei fatti accaduti nelle prime ore del 2 agosto 2025.
Alla stessa famiglia s’intende porgere le più profonde e sentite condoglianze per la perdita subita”.