Vendeva olio dichiarandolo come extravergine d’oliva, ma era privo delle necessarie informazioni che ne indicassero la provenienza. Finisce nei guai il titolare di una rivendita di frutta e verdura di Montepaone in cui sono stati sequestrati dai Carabinieri del NAS 600 litri d’olio. A carico del titolare la denuncia per l’ipotesi di reato connesso con frode in commercio e ricettazione dopo il controllo volto proprio al contrasto di frodi in campo alimentare. A insospettire i carabinieri la vendita delle latte d’olio proveniente dalla Puglia a un prezzo inferiore a quello attuale di mercato.
Nei prossimi giorni le analisi effettuate a cura dell’ARPA Puglia faranno luce sulla reale composizione del prodotto in commercio. Qualora si attestassero eventuali sofisticazioni alimentari, per il titolare ci sarebbero pesanti sanzioni. Intanto rimane alta l’attenzione per le frodi in campo oleario in particolare per quelle di olio evo che, nel corso dell’ultimo anno, ha raggiunto anche prezzi mai visti in precedenza a causa dei costi elevati dettati dalla filiera.
L’annata scarsa e caratterizzata da ingenti danni alle coltivazioni, ha ulteriormente impoverito la presenza di olio in commercio, favorendo l’azione dei furbetti del mercato oleario, pronti a spacciare olio lampante e sofisticato al posto del più pregiato olio evo.