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“Minore Festival”: anche Italia Nostra Catanzaro all’evento dedicato ai beni culturali

La sezione Italia Nostra di Catanzaro ha partecipato al festival nazionale Minore tenutosi a Monticiano (SI) dal 19 al 21 settembre 2025.


“Il progetto nazionale coordinato da Adriano Paolella insieme al gruppo operativo di Raniero Maggini dell’ufficio progetti di Italia Nostra, con Viola D’Ettore e Krizia Ciangola, ha coinvolto 34 sezioni che hanno candidato 61 beni articolati in 3 gruppi; “architetture dell’acqua”, “fortificazioni”, archeologia.
Il presidente di Italia Nostra, Edoardo Croci, soddisfatto del lavoro di questi due anni, ha sottolineato che questo non è il punto di arrivo ma il punto di partenza. C’è stato un contagio positivo sul territorio e le relazioni e la rete avviate saranno la testimonianza che il recupero del patrimonio materiale ed immateriale del progetto Minore è al centro dell’azione di Faro Italia Platform come ha sottolineato Francesco Calzolaio.
Cesare Crova moderatore della giornata conclusiva, ha sottolineato che Italia Nostra è l’associazione più antica d’Italia, da Italia Nostra sono nati il WWF ed il FAI.

Nella giornata di presentazione avevano preso la parola alla tavola rotonda per il Ministero della cultura Francesco Militano, il direttore dell’Istituto centrale del restauro Luigi Oliva, per la federazione associazioni e club Unesco Teresa Gualtieri.

In particolare Maurizio Di Stefano, presidente Icomos Italia ha evidenziato che l’associazione “è una di quelle organizzazioni che ha sempre brillato fra tutte nel tema dell’attenzione al patrimonio culturale. Importante questa azione congiunta che ha fatto sì che Italia Nostra abbia iniziato un percorso proprio con l’attenzione avuta sui beni minori. Un processo molto intelligente. I beni minori visti come beni comuni lavorando concretamente sulle linee di Faro per portare la partecipazione all’interno del diritto di tutela”.

Durante i 3 giorni ci sono stati i lavori di laboratori dei 3 gruppi che hanno consolidato il metodo del confronto tra le sezioni proiettato verso l’obiettivo comune: dare visibilità e prospettiva ai beni minori, segnalando le criticità incontrate in questo lavoro e le strategie per il futuro.

In questo contesto si inserisce l ‘attività della sezione di Catanzaro che ha segnalato per dimensione il più piccolo bene minore tra i 61 presentati: l’ultimo bastione del sistema difensivo della città che faceva parte della Porta Marina demolita nel 1933.

Il bastione versa attualmente in uno stato di forte degrado, nascosto da erbacce irraggiungibile per la presenza di una cancellata chiusa con un lucchetto, nell’area sottostante ci sono detriti e rifiuti vari.
Ai lati due ingressi a quelle che erano antiche cavità naturali, anche questi sbarrati ed un piccolo edificio anticamente destinato al dazio – venduto a privati dal Comune di Catanzaro, – di recente rimaneggiato e snaturato nella sua antica struttura.

Durante i sopralluoghi effettuati abbiamo avuto la partecipazione di Vincenzo Costantino, assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Transizione Digitale e Politiche Giovanili del Comune di Catanzaro e del Prof. Salvatore Bullotta, Capo Gabinetto del Comune di Catanzaro. All’amministrazione comunale rinnoviamo gli impegni che abbiamo chiesto: la pulizia del sito, l’accessibilità, il restauro del bastione, la definizione dell’utilizzazione dell’edificio ex dazio, l’avvio di campagne di scavo per scoprire come queste cavità potevano essere in collegamento con la rete delle gallerie che si stanno scoprendo sotto il centro storico.
La sezione Italia nostra di Catanzaro da sempre attenta al patrimonio storico e culturale della citta, ha esposto nella mostra di Monticiano due pannelli dedicati al bastione, ed altri due pannelli in cui si segnala l’attività culturale svolta, dalla battaglia per la salvaguardia della Maddalena, alla valorizzazione della figura di Cassiodoro con una pubblicazione, alla lotta contro le pale eoliche selvagge.
La sezione continuerà su queste battaglie, coinvolgendo le scuole e sollecitando la partecipazione cittadina per dare concretezza alla comunità patrimoniale su cui è impegnata tutta Italia Nostra.
Ribadiamo la nostra disponibilità a partecipare alle decisioni sul patrimonio culturale e paesaggistico della citta formalizzando la richiesta di adesione al tavolo di lavoro della agenda Urbana, per prevenire ed indirizzare gli interventi attraverso una partecipazione concreta prima che si dia inizio a progettazioni calate dall’alto”.

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