Il Comitato “Difendiamo la Costituzione” di Lamezia Terme si è riunito lo scorso 16 aprile al Chiostro di San Domenico, insieme alla CGIL, per avviare la campagna informativa in vista della consultazione referendaria dell’8 e 9 giugno, quando i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque quesiti che riguardano il mondo del lavoro, la lotta al precariato, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l’accesso alla cittadinanza.
“È fondamentale – ha sottolineato il Comitato – che ci sia una partecipazione popolare consapevole e determinata, per difendere i diritti dei lavoratori e promuovere un’Italia più giusta e inclusiva. Il silenzio del servizio pubblico e di gran parte dell’informazione tradizionale non fa che aumentare l’urgenza di informare i cittadini in modo chiaro e diretto.”
Nell’ambito dell’iniziativa è stato anche costituito il Comitato elettorale referendario comunale di Lamezia.
Ecco in sintesi i 5 quesiti referendari:
1. Licenziamenti e tutele crescenti (Jobs Act)
Si chiede l’abrogazione delle norme che, nelle imprese con oltre 15 dipendenti, impediscono il reintegro nel posto di lavoro per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015, anche in caso di licenziamento riconosciuto illegittimo dal giudice.
2. Licenziamenti nelle piccole imprese
Il quesito mira ad abolire il tetto massimo di 6 mensilità di risarcimento per i lavoratori licenziati ingiustamente nelle imprese con meno di 16 dipendenti.
3. Contratti a termine e precariato
Si propone l’abrogazione della norma che consente l’utilizzo di contratti a termine fino a 12 mesi senza causale.
4. Sicurezza sul lavoro e responsabilità negli appalti
Si punta a modificare la normativa che esclude la responsabilità delle imprese appaltanti in caso di infortuni sul lavoro, anche gravi, quando a operare è un appaltatore non in regola con le norme di sicurezza.
5. Cittadinanza
Il quesito propone di dimezzare da 10 a 5 anni il requisito di residenza legale continuativa in Italia per richiedere la cittadinanza.