Grande successo per Color Fest: il festival calabrese che porta il meglio della musica italiana e internazionale fra le colline di Maida (CZ), nell’istmo più stretto di tutta la penisola italiana, tra il Golfo di Sant’Eufemia e il Golfo di Squillace.
Oltre seimila sono state le presenze registrate nella tre giorni del 14, 15 e 16 agosto: un pubblico numeroso e attento che ha ripagato con grande entusiasmo un festival capace in dodici edizioni di diventare un punto di riferimento della grande musica dal vivo nel Sud Italia, attraverso un viaggio fatto di costanza, credibilità e qualità delle scelte artistiche.
Un’edizione importante, di profonda evoluzione per il Color Fest nella direzione dell’internazionalizzazione delle proposte musicali, che ha portato, nella prima giornata di programmazione, assolute anteprime nazionali come i Lip Critic, nuova scommessa di Partisan Records, etichetta già casa di band acclamate internazionalmente come IDLES e Cigarettes After Sex, numerose prime volte in Calabria come quella del cantautore texano Micah P. Hinson e di Fulminacci, e alcuni tra i nomi più elettrizzanti del panorama indipendente italiano, come I Hate My Village, Bassolino e Coca Puma.
Un festival in crescita costante dove i confini si abbattono fra pubblico e artisti come ha dimostrato la giornata di Ferragosto: una festa di comunità in cui poter ballare a perdifiato fra esplosioni elettroniche e un’insolita, almeno a queste latitudini, idea di clubbing in mezzo alla natura, che ha avuto il suo topic finale nel viaggio “Sulle ali del cavallo bianco” di Cosmo, senza dimenticare i vortici musicali e il caleidoscopio di suoni lanciati da Il Mago del Gelato, Toy Tonics Jam, Deena Abdelwahed, Ko Shin Moon e i set potentissimi di Populous e Clap! Clap!.
Chiusura memorabile infine con la seconda tappa di BeColor, l’evento che mette in sinergia due straordinari festival a sud come Color Fest e Be Alternative Festival, per creare percorsi di condivisione e costruzione in Calabria all’insegna della valorizzazione culturale e turistica del territorio. Protagonisti in questo caso gli Editors, la storica band di Birmingham per la prima volta in Calabria nell’unica data nel Centro-Sud Italia dell’estate 2024, ha infiammato il pubblico di Maida con un live potente e dall’unicità emotiva, che conferma la solidità di una band storica per l’indie-rock mondiale. Prima di loro sul palco è stato il turno di Any Other, Leatherette e Trust the Mask.
Commenta così Mirko Perri, direttore artistico del Festival: “Abbiamo costruito un’edizione importante, con scelte forti e difficili, che il pubblico ha apprezzato. Abbiamo dimostrato ancora una volta che la Calabria può essere un posto accogliente per tante persone da fuori regione, fornendo servizi eccellenti e qualità della proposta artistica. Siamo diventati punto d’incontro annuale per tante persone e questo ci rende orgogliosi. Stiamo lavorando alla 13esima edizione, a breve annunceremo le date, e i primi ospiti”